Forma di Governo: Repubblica parlamentare
Superficie: 301 336 kmq
Popolazione: 59 464 644 ab. (cens. 2011)
Densità: 197,34 ab./kmq
Coordinate: lat. 47° - 35° N; long. 6° - 18° E
Capitale: Roma 2 663 666 ab. (2011)
Unità monetaria: euro (100 centesimi)
Indice di sviluppo umano: 0,874 (24° posto)
Presidente della Repubblica: Giorgio Napolitano, eletto il 10-V-2006
Presidente del Consiglio: Mario Monti (indip.), dal 16-XI-2011
Parlamento: seggi in base alle elezioni del 13/14-IV-2008: Camera: Popolo della Libertà, 273; Partito Democratico, 218; Lega Nord Padania, 60; Unione di Centro, 35; Italia dei Valori, 28; Gruppo misto, 16. Senato: Popolo della Libertà, 146; Partito Democratico, 119; Lega Nord Padania, 26; Italia dei Valori, 14; UDC, SVP e autonomie, 11; Gruppo misto, 6
Internet: www.istat.it (Istituto Nazionale di Statistica)
Membro di Consiglio d'Europa, EBRD, NATO, OCSE, ONU, OSCE, UE, e WTO
Italia

Sigla automobilistica I
Prefisso telefonico internazionale 0039
Documenti d’ingresso Carta d'identità o Passaporto
Vaccinazioni richieste nessuna
Tensione elettrica (Volt) 230
Patente di guida italiana
Corsia di guida destra
Codice internet .it
Ora GMT +1
Ora legale +2
Temperatura media annua (°C) Roma 15,6; Firenze 14,6; Genova 15,6; Milano 12,5; Napoli 15,5; Palermo 18,6; Venezia 12,8
Temperatura media gennaio/luglio(°C) Roma 7,5/24,5; Firenze 6/24; Genova 8/24; Milano 1,5/23,5; Napoli 8/23,5; Palermo 12,5/25,5; Venezia 2,5/23
Precipitazioni annue (mm) Roma 830; Firenze 910; Genova 1075; Milano 995; Napoli 1015; Palermo 604; Venezia 840
Giorni di pioggia Roma 81; Firenze 92; Genova 80; Milano 89; Napoli 132; Palermo 75; Venezia 86

Il governo tecnico guidato da Mario Monti, subentrato nel novembre 2011 a quello di coalizione tra PDL e Lega Nord guidato da Silvio Berlusconi, ha dovuto affrontare fin dalla sua costituzione la difficilissima situazione economico-finanziaria dello Stato, in un quadro politico ricco di incognite.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha affidato l’incarico al noto economista, già commissario europeo (1994-2004), quando è apparso evidente che il paese non avrebbe più potuto reggere a lungo ai colpi della speculazione finanziaria internazionale con un esecutivo, come quello guidato da Berlusconi, che si dimostrava inefficace nel gestire la situazione congiunturale, risultando per di più gravemente indebolito dai contrasti nella stessa maggioranza e dalla graduale perdita di consenso. Ciò era apparso evidente già nel maggio 2011 quando, in occasione delle elezioni amministrative, si era registrata una buona affermazione del centro-sinistra a scapito delle formazioni di governo.
Il governo Monti gode di una larga maggioranza parlamentare dal momento che è sostenuto da tutte le maggiori forze politiche, forzatamente unite dall’eccezionale gravità del momento. Fanno eccezione la Lega Nord e l’Italia dei Valori, che sono passate all’opposizione. I partiti del centro-destra hanno mostrato peraltro diverse difficoltà: nella primavera del 2012 la Lega Nord ha dovuto affrontare un’ondata di scandali che ha portato alla fine della più che ventennale leadership di Umberto Bossi sul partito da lui fondato, mentre alle amministrative del maggio 2012 PDL e Lega Nord hanno ottenuto risultati deludenti, di fronte a una sostanziale tenuta dei partiti di centro-sinistra e all’affermazione del Movimento 5 Stelle ispirato da Beppe Grillo, che ha catalizzato i sentimenti di avversione di una parte consistente dell’elettorato nei confronti dei partiti tradizionali. Nel PDL, il dibattito interno tra le diverse componenti non accenna a sopirsi, mentre rimane incerto il futuro ruolo di Berlusconi. In questo quadro tutti i partiti si preparano alle consultazioni previste per il 2013, ma la conflittualità tra le diverse formazioni, comprese quelle che sostengono il governo, rende difficoltoso trovare il consenso necessario a operare importanti riforme, prima tra tutte quella del sistema elettorale.
Il governo guidato da Monti, che ha immediatamente fatto recuperare credibilità al paese nelle relazioni internazionali grazie all’autorevolezza del Primo Ministro, ha preso diversi provvedimenti nel settore della spesa pubblica, della legislazione sul lavoro e in campo previdenziale (in particolare con l’allungamento dell’età pensionabile), che hanno tuttavia incontrato una diffusa ostilità, specie nel movimento sindacale. Tali drastiche decisioni di politica economica, attuate anche tramite riforme strutturali, da una parte hanno consentito almeno inizialmente di ridurre gli attacchi speculativi e i tassi di interesse pagati dallo stato sul proprio debito, dall’altra hanno posto severi ostacoli alla ripresa dell’economia, entrata in recessione, con pesanti effetti anche sui consumi e soprattutto sull’occupazione.
Ingenti danni, oltre a diverse vittime, hanno provocato gli eventi sismici che a partire dal 20-V-2012 e nelle settimane successive hanno colpito specialmente la pianura padana emiliana.
Prosegue l’intervento militare in Afghanistan, dove sono impegnati oltre 4000 effettivi inquadrati nella Forza internazionale di assistenza e sicurezza (ISAF), sotto comando NATO dal 2003 (51 caduti, di cui 30 per cause belliche, al luglio 2012).
Confini e territorio.
L’Italia ha confini terrestri solo da NW a NE: Francia, Svizzera, Austria e Slovenia. Il tratto peninsulare è circondato dai mari mediterranei: Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico.
Fanno parte del territorio nazionale le due principali isole del Mediterraneo: la Sardegna, affacciata a W al Mar di Sardegna, a E al Mar Tirreno e separata dalla Corsica (Francia) dalle Bocche di Bonifacio; la Sicilia, separata dallo Stretto di Messina, bagnata dal Mar Tirreno, dal Canale di Sicilia e dal Mar Ionio.
Isole minori sono l’Arcipelago Toscano, le Ponziane al largo della costa laziale, Capri, Ischia e Procida nel Golfo di Napoli, le Eolie (o Lipari) a N e le Egadi a W della Sicilia, Pantelleria nel Canale di Sicilia, le Tremiti nell’Adriatico, le Pelagie sullo zoccolo africano.
Alla regione fisica italiana vengono ascritti anche la Città del Vaticano, la Repubblica di San Marino, il Nizzardo (compreso il Principato di Monaco), alcuni lembi del settore alpino presso il confine francese, la Corsica, la Svizzera italiana, le Isole Maltesi, la Venezia Giulia slovena e l’Istria.
Il territorio si presenta montuoso, vario, frammentato, povero di legami unitari. È interessato da due catene montuose, le Alpi a N e gli Appennini lungo tutta la penisola, che ne sono le strutture portanti: le aree pianeggianti costituiscono il 23,2%, le colline il 41,6% e le montagne il 35,2%.
Fra le propaggini delle Alpi e l’Appennino Settentrionale si apre la Pianura Padana, che prosegue verso E nella pianura veneta, compresa fra le Alpi Orientali e l’Adriatico. La parte più depressa è solcata dal Po, sensibilmente spostato verso S, che con pendenza debolissima affluisce alla costa, dove forma un ampio delta. Per quanto riguarda le coste, vi è una netta contrapposizione fra quelle basse e lagunari dell’alto Adriatico, con le quali si conclude la Pianura Padana, e quelle peninsulari. Queste, data la vicinanza della catena appenninica, sono in prevalenza rocciose o con brevi strisce sabbiose ai piedi delle scarpate collinari; coste basse si trovano soltanto in corrispondenza delle poche pianure che si aprono verso la costa in Toscana, Lazio e Campania.
La Sicilia è in prevalenza montuosa e collinare, con l’Etna che domina la piana di Catania nel settore orientale e con una serie di catene (Peloritani, Nebrodi e Madonie) disposte lungo la costa nordorientale dell’isola. Il rilievo sardo è costituito da una successione irregolare di allineamenti montuosi e gruppi isolati. Le coste della Sardegna, tranne brevi pianure costiere, appaiono alte e dirupate.
È possibile distinguere almeno sei grandi regioni climatiche: regione alpina, con estati fresche e piovose, forti escursioni termiche annue e notevole durata del manto nevoso; regione padana, a clima di tipo semicontinentale, precipitazioni non molto abbondanti e forti escursioni termiche annue; più mitigate sono le condizioni attorno ai laghi prealpini (clima insubrico); regione dell’Adriatico settentrionale, con clima ancora tendenzialmente continentale per via dei freddi inverni, spesso battuta dai venti di NE (bora); regione appenninica (con le zone montuose interne delle grandi isole), con caratteri tendenzialmente continentali; regione ligure-tirrenica, con caratteri marittimi, precipitazioni abbondanti e più ridotte in estate e inverni freschi; regione mediterranea vera e propria, limitata alle fasce costiere del Tirreno e dell’Adriatico centro-meridionale, con precipitazioni invernali e ridotte escursioni termiche annue.
PUNTI ESTREMI DELLA REGIONE FISICA
N : 47° 05’ 29”,0 latitudine N
Testa Gemella Occid. (Alpi Aurine), 2837 m s.m.
S : 35° 47’ 05”,1 latitudine N
Capo Sud dello Scoglio Xutu Iz-Zghir (Arcip. di Malta)
W : 6° 32’ 52”,8 longitudine E Greenwich
(5° 54’ 15”,6 longitudine W Monte Mario)
Monte Chardonnet (Alpi Cozie), 2947 m s.m.
E : 18° 31’ 13”,7 longitudine E Greenwich
(6° 04’ 05”,3 longitudine E Monte Mario)
Estremità del Capo d’Otranto
Distanza ortodromica N-S = m 1 269 201,13
PUNTI ESTREMI DELLA REPUBBLICA
N : Coincide con quello corrispondente della regione fisica
S : 35° 29’ 26”,2 latitudine N
Punta Pesce Spada - Lampedusa (Pelagie incluse)
36° 38’ 35”,6 latitudine N
Capo dell’isola delle Correnti (Pelagie escluse)
W : 6° 37’ 32”,1 longitudine E Greenwich
(5° 49’ 36”,3 longitudine W Monte Mario)
E : Coincide con quello corrispondente della regione fisica
Distanza ortodromica N-S = m 1 288 898,74 (Pelagie incluse)
Distanza ortodromica N-S = m 1 184 694,49 (Pelagie escluse)
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 769 830 | ha | 2010 |
Lombardia | 296 362 | ha | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 30,3 | % | 2010 |
Lombardia | 12,4 | % | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 1 098 663 | ha | 2010 |
Valle d'Aosta | 326 324 | ha | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 43,3 | % | 2010 |
Valle d'Aosta | 100 | % | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 671 753 | ha | 2010 |
Lombardia | 1 122 637 | ha | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 26,4 | % | 2010 |
Lombardia | 47,1 | % | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Monte Bianco (Graie) | 4 810 | m | - |
Monte Rosa (Pennine) | 4 635 | m | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Gran Sasso (App. Abruzzese) | 2 912 | m | - |
La Maiella (App. Abruzzese) | 2 795 | m | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Etna (Sicilia) | 3 330 | m | - |
Vesuvio (Campania) | 1 281 | m | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Stelvio | 2 757 | m | - |
Agnel | 2 748 | m | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Frejus (I-F) | 12 800 | m | - |
Monte Bianco (I-F) | 11 600 | m | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Sempione (I-CH) | 19 824 | m | - |
Appennino (BO-FI) | 18 507 | m | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Po | 652 | m | - |
Adige | 410 | m | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Po | 74 970 | kmq | - |
Tevere | 17 169 | kmq | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Garda (Benaco) | 370 | kmq | - |
Maggiore (Verbano) | 212,2 | kmq | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Como (Lario) | 410 | m | - |
Maggiore (Verbano) | 372 | m | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Sicilia | 25 426,2 | kmq | - |
Sardegna | 23 812,6 | kmq | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Italia | 7 375,3 | km | 2001 |
Sardegna | 1 731,1 | km | 2001 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2000 | 18,2 | °C | - |
2001 | 18,1 | °C | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2000 | 13,4 | °C | - |
2001 | 13,3 | °C | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2000 | 8,6 | °C | - |
2001 | 8,5 | °C | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2004 | 935 | unità | - |
2005 | 929 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2004 | 851 | unità | - |
2005 | 793 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2004 | 829 | unità | - |
2005 | 787 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2004 | 834 | unità | - |
2005 | 732 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Pollino (Basilicata, Calabria) | 192 565 | ha | - |
Cilento, Vallo di Diano e Alburni (Campania) | 181 048 | ha | - |
Ordinamento dello Stato
Lo Stato italiano è il risultato di un’unificazione iniziata nel 1848 con le guerre di indipendenza e conclusasi nel 1919 con l’annessione, dopo la fine della Grande guerra, di Trentino-Alto Adige, Trieste e Istria.
Il trattato di pace che seguì la Seconda guerra mondiale privò l’Italia dell’Istria e di parte della Venezia Giulia. Il referendum istituzionale del 2-VI-1946 pose fine alla monarchia della casa Savoia.
La Costituzione, promulgata il 27-XII-1947, definisce la struttura e il funzionamento dello Stato attribuendo al Parlamento il potere legislativo e il controllo sull’indirizzo e sull’attività del potere esecutivo. Il 29-IX-1999, modificando l’art. 48 della Costituzione, è stato introdotto il diritto di voto per gli italiani che risiedono all’estero; i parlamentari da eleggere sono 18; gli aventi diritto al voto alle elezioni del 13/14-IV-2008 erano circa 3 milioni.
Il Parlamento consta di due Camere, entrambe elette per la durata di 5 anni a suffragio universale e diretto; sono elettori i cittadini che abbiano raggiunto il 18° anno di età (il 25° per il Senato) ed eleggibili quelli che abbiano compiuto il 25° anno (il 40° per il Senato).
La Camera dei deputati è composta da 630 membri.
Il Senato della Repubblica è composto da 315 senatori eletti su base regionale. Ogni regione deve avere almeno 7 senatori (la Valle d’Aosta ne ha soltanto uno e il Molise due); a questi si aggiungono gli ex Presidenti della Repubblica, senatori di diritto (salvo rinunzia), e i senatori a vita nominati in numero non superiore a 5 dal Presidente della Repubblica (i senatori in carica nel 2011 erano in totale 321).
Il Presidente della Repubblica, che “è il Capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale”, è eletto dal Parlamento in seduta comune e integrato da 3 delegati per ogni regione, eletti dai rispettivi consigli regionali in modo da assicurare la rappresentanza delle minoranze (la Valle d’Aosta ha un solo delegato). L’elezione avviene per scrutinio segreto a maggioranza dei 2/3 dell’assemblea e solo dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta. Il Presidente della Repubblica rimane in carica per 7 anni ed è rieleggibile.
Il Governo è costituito dal Presidente del Consiglio, nominato dal Presidente della Repubblica, e dai ministri, che insieme compongono il Consiglio dei ministri. Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.
Tra gli altri organi della Repubblica sono da ricordare il Consiglio superiore della magistratura, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (che svolge una funzione ausiliaria nei confronti del Parlamento e del Governo), il Consiglio di Stato (per la giurisdizione amministrativa e la consulenza del Governo per il diritto amministrativo) e la Corte dei conti (per il controllo di legittimità sulla finanza pubblica).
La suprema garanzia della Costituzione è affidata alla Corte costituzionale, composta da 15 giudici (5 nominati dal Parlamento, 5 dalle supreme autorità giurisdizionali e 5 dal Presidente della Repubblica) che rimangono in carica 9 anni e che si rinnovano in modo da garantire la continuità dell’organo; la Corte esercita il controllo di costituzionalità delle leggi e degli atti aventi forza di legge dello Stato e delle regioni, e giudica sui conflitti di attribuzione fra i poteri dello Stato e su quelli fra lo Stato e le regioni e fra le regioni.
Difesa.
Dal 1°-I-2005, dopo l’abolizione della leva obbligatoria, le forze armate italiane sono costituite solo da militari professionisti, uomini e donne. Sono articolate in Esercito, Arma dei Carabinieri (che dipende dal Ministero degli Interni per gli interventi di polizia), Marina, Aeronautica e Guardia di Finanza (che dipende funzionalmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze).
Secondo la Costituzione, il Presidente della Repubblica «ha il comando delle forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere». Nell’ambito dell’Esercito esistono 3 Regioni Militari: Nord con sede a Padova, Centro con sede a Firenze (da cui dipendono il Comando Autonomo Sardegna e il Comando Capitale) e Sud con sede a Napoli (da cui dipende il Comando Autonomo Sicilia). Dalle Regioni Militari dipendono i distretti militari, gli ospedali, i depositi e i servizi. Le accademie dipendono dagli organi centrali (Stato Maggiore dell’esercito e ispettorati).
L’Arma dei Carabinieri nel 2000 è stata separata dall’Esercito per diventare la quarta forza armata dipendente dal Ministero della Difesa; per le operazioni di ordine pubblico, tuttavia, i carabinieri dipendono ancora dal Ministero degli Interni.
La Marina è organizzata su 4 dipartimenti militari marittimi, rispettivamente dell’Alto Tirreno (a La Spezia), del Basso Tirreno (a Napoli), dello Ionio e del Canale d’Otranto (a Taranto) e dell’Adriatico (ad Ancona), e su due comandi militari marittimi autonomi: della Sicilia (a Messina) e della Sardegna (alla Maddalena).
Nell’ambito dell’Aeronautica esistono 3 regioni, con comandi a Milano, Centocelle (Roma) e Bari, da cui dipendono aeroporti, presidi aeronautici, depositi, officine e stazioni meteorologiche; accademie e scuole di volo dipendono dal Comando Generale delle Scuole di Guidonia (Roma).
La Polizia di Stato dipende dal Ministero degli Interni ed è stata un corpo militare fino al 1982. È la struttura operativa destinata alla tutela dell’ordine pubblico e le sono affidati vari compiti amministrativi tra i quali il rilascio dei passaporti e dei permessi di soggiorno. La struttura è incentrata sulle Questure, dislocate in ogni capoluogo di provincia, e sui Commissariati che ne rappresentano la presenza sul territorio. È inoltre articolata in reparti specializzati: Squadra Mobile, Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza, Polizia Scientifica, Polizia Stradale, Polizia Ferroviaria e Marittima, Polizia dell’Immigrazione e delle Frontiere, Polizia Postale.
La Guardia di Finanza ha compiti di polizia tributaria, di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza in comune con le altre forze di polizia; è articolata in comandi territoriali (con competenza interregionale, regionale e provinciale), comandi speciali e aeronavali, nuclei di polizia tributaria, nuclei speciali, gruppi operativi e reparti destinati all’ordine pubblico.
Al 30-VI-2012, 6759 militari italiani erano impegnati in 27 paesi: cospicui contingenti di truppe operano in Kosovo, Libano e Afghanistan; contingenti più ridotti sono presenti in Albania, Bosnia ed Erzegovina, Macedonia, Malta, Cipro, Egitto, Israele-Palestina, Marocco-Sahara Occidentale, Sudan (Darfur), Rep. Dem. del Congo, Uganda, Georgia, India-Pakistan, nonché nelle acque dell’Oceano Indiano a protezione del naviglio mercantile dagli attacchi dei pirati basati lungo le coste somale.
Giustizia.
L’amministrazione giudiziaria è affidata a 848 uffici del Giudice di Pace, 165 tribunali e 220 sezioni distaccate di tribunale, 165 procure della Repubblica, 29 tribunali per minorenni e 29 procure presso i tribunali per minorenni, 29 tribunali di sorveglianza, 29 uffici di sorveglianza, 29 corti di appello e 29 procure generali presso le corti di appello, alla Corte di Cassazione, alla Procura Generale presso la Cassazione e al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche. Nel 2012 è stato avviato un programma di razionalizzazione delle sedi giudiziarie con la prevista chiusura delle sezioni distaccate e delle sedi giudiziarie minori.
A fine 2009 risultavano in servizio 9089 magistrati, fra giudicanti e requirenti. La massa dei procedimenti pendenti è enorme: nel 2009 risultavano pendenti 2,8 milioni di procedimenti civili di primo grado (+0,6% rispetto al 2008), mentre i procedimenti esauriti erano 1,3 milioni (-1,2% rispetto al 2008) e i procedimenti sopravvenuti erano 1,4 milioni (-0,5% rispetto al 2008). I delitti denunciati dalle forze di polizia nel 2009 sono stati 2.629.831, in diminuzione rispetto al 2008 (-3%), mentre i condannati sono stati 249.154, in leggero calo rispetto al 2008 (-1,4%).
Le spese dello Stato per la giustizia risultano alquanto modeste: nel 2009 sono ammontate a 474 milioni di euro per i procedimenti penali e civili, pari allo 0,04% del bilancio dello Stato, mentre le spese totali del Ministero della Giustizia sono state di 7,4 miliardi di euro, pari allo 0,9% del bilancio dello Stato. Al 31-VII-2012, nei 207 istituti penitenziari del paese erano detenute 66 009 persone (di cui 23 590 stranieri), il 38,8% delle quali in attesa di giudizio.
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Aviazione | 23,7 | % | 2012 |
Esercito | 58,2 | % | 2012 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Crimini | 4 358,3 | ogni 100.000 ab. | 2009 |
Omicidi | 1 | ogni 100.000 ab. | 2009 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
marescialli | 24 148 | unità | 2012 |
ufficiali | 5 939 | unità | 2012 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
ufficiali | 3 769 | unità | 2012 |
ispettori | 28 637 | unità | 2012 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
marescialli | 18 676 | unità | 2012 |
ufficiali | 12 451 | unità | 2012 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
ufficiali | 4 602 | unità | 2012 |
marescialli | 13 155 | unità | 2012 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
ufficiali | 22 992 | unità | 2012 |
marescialli | 55 979 | unità | 2012 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
dirigenti | 850 | unità | 2008 |
commissari e direttivi | 2 304 | unità | 2008 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
furti, rapine, estorsioni, sequestri | 1 361 568 | unità | 2009 |
traffico di stupefacenti | 34 101 | unità | 2009 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
traffico di stupefacenti | 29 201 | unità | 2009 |
furti, rapine, estorsioni, sequestri | 40 674 | unità | 2009 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
altri delitti | 651 | unità | 2009 |
furti, rapine, estorsioni, sequestri | 1 695 | unità | 2009 |
««Dati generali»»Divisione Amministrativa
Divisione amministrativa
Il territorio della Repubblica Italiana si divide, secondo l’art. 114 della Costituzione, in regioni, province e comuni.
Le regioni sono 20, di cui 15 a statuto ordinario e 5 a statuto speciale. I loro Presidenti guidano la Giunta e possono sciogliere il Consiglio. I Consigli regionali, inoltre, sono legittimati a scrivere il proprio statuto regionale, decidendo autonomamente la forma di governo, il sistema elettorale, i principi di organizzazione e di gestione amministrativa.
Secondo la nuova formulazione dell’art. 117 della Costituzione, allo Stato è riservata la competenza legislativa esclusiva su alcune materie (politica estera, immigrazione, rapporti con le confessioni religiose, difesa, moneta, leggi elettorali statali, provinciali e comunali, ordine pubblico e sicurezza, cittadinanza, giustizia, determinazione dei livelli minimi dei servizi, norme generali sull’istruzione, previdenza, tutela dell’ambiente), mentre per tutte le restanti materie la competenza legislativa è passata alle regioni. Queste hanno inoltre autonomia finanziaria di entrata e di spesa.
Le 5 regioni a statuto speciale hanno “forme e condizioni” di autonomia differenti, a causa di vari fattori storici, politici, territoriali e linguistici.
In Sicilia, Sardegna e Friuli-Venezia Giulia, il Presidente viene eletto a suffragio diretto, come nelle regioni a statuto ordinario, mentre nel Trentino-Alto Adige/Südtirol e nella Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, per salvaguardare le minoranze linguistiche tedesche e francesi, è rimasto in vigore il sistema elettorale proporzionale.
Le province e i comuni hanno autonomia amministrativa nell’ambito del loro territorio e hanno acquisito, come le regioni, l’autonomia finanziaria. Le province di Trento e Bolzano hanno anche autonomi poteri legislativi.
È prevista l’istituzione di 10 “città metropolitane” (Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Reggio di Calabria, Roma, Torino, Venezia), che dovrebbero assorbire le rispettive province godendo di particolari poteri e autonomie amministrative, e l’accorpamento delle province, che dalle attuali 110 dovrebbero scendere a circa 40.
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Roma | 2 663 666 | ab. | 2011 |
Milano | 1 274 311 | ab. | 2011 |
««Ordinamento dello Stato»»Popolazione
Popolazione
Popolazione per età e sesso (% - 2011) | ||||||||
| ||||||||
MASCHI | ETÀ | FEMMINE |
La densità è tra le più alte d’Europa, ma la distribuzione sul territorio nazionale è quanto mai irregolare in relazione alle condizioni ambientali e al diverso sviluppo dell’urbanesimo. In base ai risultati preliminari del censimento 2011, il 70% circa dei Comuni italiani ha una popolazione non superiore a 5 000 abitanti e in essi vive il 17% circa dei residenti (10,3 milioni di persone). Un altro 30% di persone (18 milioni) vive nei Comuni compresi tra 5 000 e 20 000 abitanti, mentre nei Comuni con più di 100 000 abitanti (la maggior parte dei quali sono ubicati nell’Italia Nord-Orientale) vivono 13,5 milioni di persone (23% circa della popolazione totale). Nei Comuni di pianura vive il 48% della popolazione totale, nei Comuni di collina il 39% e nei Comuni di montagna il restante 13%.
L’Italia continua a essere tra i paesi con il più alto indice di vecchiaia del mondo: al 1°-I-2012 le persone di 65 anni e oltre erano il 20,6% del totale (nel 1995 erano il 16,5%), mentre i giovani con meno di 15 anni erano il 14% (rispetto al 18,4% del 1995). Rimane costante l’andamento della fecondità, con 1,4 figli per donna secondo le stime del 2011 (era di 1,42 nel 2008 e 1,41 nel 2009 e nel 2010); nelle regioni settentrionali il tasso di fecondità (1,48) supera quello delle regioni meridionali (1,35).
La presenza stabile di stranieri è in costante aumento, in particolare nel Nord (61% circa del totale dei residenti stranieri) e nel Centro (25%).
I cittadini stranieri residenti legalmente in Italia a inizio 2011 erano circa 4 milioni e 570 mila, pari al 7,7% della popolazione totale: tenendo conto degli irregolari, complessivamente la popolazione straniera risulta più che triplicata rispetto al 2001 (1 300 000). Le comunità più numerose provengono dalla Romania, dall’Albania e dal Marocco.
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1861, 31 dicembre | 21 777 334 | unità | - |
1871, 31 dicembre | 26 801 154 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1861, 31 dicembre | 22 182 377 | unità | - |
1871, 31 dicembre | 27 303 509 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1861, 31 dicembre | 248 032 | kmq | - |
1871, 31 dicembre | 285 930 | kmq | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 9,6 | ‰ | - |
1993 | 9,7 | ‰ | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 7,9 | ‰ | - |
1993 | 7,1 | ‰ | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 10 | ‰ | - |
1993 | 9,6 | ‰ | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 5,5 | ‰ | - |
1993 | 5,3 | ‰ | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Crescita annua | 0,6 | % | 2005-2010 |
Divorzi | 0,9 | ‰ | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 3,2 | % | - |
1993 | 3,3 | % | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1961 | 1,6 | % | - |
1971 | 3,9 | % | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1961 | 397 461 | unità | - |
1971 | 404 464 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1961 | 7,9 | unità | - |
1971 | 7,5 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Stranieri | 4 570 317 | unità | 2011 |
Romeni | 968 576 | unità | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Europa | 1 128 117 | unità | 2010 |
Africa | 1 030 712 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Italiani | 92,5 | % | 2011 |
Romeni | 1,6 | % | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
cattolici | 83 | % | 2005 |
non religiosi/atei | 14 | % | 2005 |
DESCRIZIONE |
---|
francese |
italiano (ufficiale) |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
0-14 anni | 13,8 | % | 2011 |
15-29 anni | 15,8 | % | 2011 |
««Divisione Amministrativa»»Economia
Economia
Congiuntura economica.
Dopo la severa contrazione registrata nel 2009, con una diminuzione del PIL del 5% circa e alcuni timidi segnali di ripresa nel 2010, l’economia è tornata in recessione: il secondo trimestre del 2012 ha segnato un decremento del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2011.
Il notevole rallentamento dell’economia, legato in buona parte alla grave crisi finanziaria internazionale e alla conseguente recessione a livello globale, ha fatto sentire i suoi pesanti effetti negativi sul bilancio dello Stato, sia per la riduzione delle entrate tributarie causata dalla minore crescita sia per la dinamica della spesa, che non si è invece contratta: nel 2011 il debito pubblico ha superato così il 120% del PIL e il deficit si è mantenuto intorno al 4% del PIL.
La manovra proposta dall’esecutivo Berlusconi nel luglio 2011 aveva l’obiettivo principale di riportare il rapporto tra deficit e PIL nel 2012 al di sotto del 3%, ma l’aumento dei tassi di interesse (in particolare il differenziale tra i tassi tedeschi e quelli italiani) e il persistere della crisi ne hanno vanificato gli effetti. L’azione intrapresa dal novembre 2011 da parte del governo Monti ha invece attaccato direttamente alcune voci importanti di spesa, disposto un inasprimento della tassazione sulla casa e promosso drastiche riforme nel settore previdenziale (con l’innalzamento progressivo dell’età della pensione) e della legislazione del lavoro, con l’obiettivo di rassicurare i mercati internazionali sulla determinazione dell’esecutivo nel tenere i conti pubblici sotto controllo. L’impegno dell’amministrazione finanziaria nella caccia all’evasione e all’elusione fiscale ha già avuto effetti positivi sulle entrate e dato un segnale che dovrebbe scoraggiare pratiche illecite. D’altra parte la compressione del potere d’acquisto dei lavoratori, sia nel settore privato sia in quello pubblico, e l’incremento della disoccupazione hanno determinato effetti pesantemente negativi sui consumi interni. La scarsa disponibilità di fondi pubblici e l’assenza di investimenti statali in funzione anticiclica rischiano inoltre di ridurre le possibilità di mettere in atto incisivi provvedimenti strutturali di stimolo all’economia.
Il tasso di disoccupazione è cresciuto in tutte le classi di età: nel caso della popolazione giovanile ha raggiunto valori particolarmente elevati rispetto alla media UE, con punte allarmanti nelle regioni meridionali del paese. La crisi occupazionale colpisce sia la manodopera del settore industriale (per la chiusura o il ridimensionamento di numerosi impianti produttivi) sia gli addetti al commercio (come conseguenza della sensibile riduzione dei consumi privati). In particolare è rilevante l’espulsione dal mondo del lavoro di quadri e impiegati, soprattutto quelli di età più avanzata, che difficilmente trovano possibilità di ricollocazione sul mercato con una conseguente notevole dispersione di competenze. Per la prima volta si è manifestata una contrazione anche tra la manodopera di recente immigrazione, ma questo dato sfugge in gran parte alle rilevazioni statistiche per la pratica molto diffusa del lavoro in “nero”.
La riforma della legislazione in materia di lavoro ha perseguito lo scopo di ridurre gli effetti negativi sull’economia di un mercato troppo ingessato; tra i provvedimenti più rilevanti figurano l’eliminazione del reintegro automatico in caso di licenziamento per motivi economici, una nuova disciplina per i contratti di apprendistato e i contratti a termine, un inasprimento dei requisiti per mantenere collaborazioni a partita IVA, l’introduzione di un’Assicurazione sociale per l’impiego (ASPI), che dovrà progressivamente sostituire l’indennità di mobilità e le indennità di disoccupazione.
Di fronte a questa sostanziale inerzia, il giudizio dei mercati è stato netto: in un quadro di generale turbolenza e sfiducia verso i paesi più fragili dell’Unione Europea (Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna), il differenziale tra i rendimenti dei titoli di stato italiani e tedeschi a parità di scadenza è andato costantemente ampliandosi nel corso del 2011.
I provvedimenti del governo Monti hanno consentito di invertire la tendenza ma i continui attacchi della speculazione internazionale hanno riportato in alto tale valore nell’estate del 2012. Solo le decisioni prese dalla UE e dalla BCE consentono, per ora, di contenere questo fenomeno potenzialmente disastroso: un aumento dell’1% dei tassi porta infatti a un aggravio annuo per lo Stato italiano di circa 20 miliardi di euro, vanificando gli effetti di qualsiasi manovra fiscale.
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Aiuti verso l'estero | 4 241 | ml $ USA | 2011 |
Aiuti verso l'estero % PIL | 0,2 | % PIL | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
F | 41,2 | % | 2011 |
M | 58,8 | % | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Disoccupazione | 8,4 | % | 2011 |
F | 47,2 | % | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
entrate | 505 326 | ml vl | 2010 |
spese | 526 944 | ml vl | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
primario | 3,7 | % | 2011 |
secondario | 28,5 | % | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
primario | 2 | % | 2011 |
secondario | 24,6 | % | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Moneta circolante | 142,32 | md vl | 2010 |
Riserve internazionali | 173 301,5 | ml $ USA | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 468 830 | md lire | - |
1995 | 552 709 | md lire | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 410 451 | md lire | - |
1996 | 397 307 | md lire | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 164 654 | md lire | - |
1995 | 182 541 | md lire | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 178 727,8 | md lire | - |
1996 | 190 227,5 | md lire | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 255 465 | md lire | - |
1999 | 264 856,099 | md lire | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 444 501 | md lire | - |
1995 | 692 681 | md lire | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 160 473,7 | md lire | - |
1996 | 171 373,5 | md lire | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 984 | unità x 1000 | - |
1995 | 1 005 | unità x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 1 048 | unità x 1000 | - |
1995 | 1 150 | unità x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 529 | unità x 1000 | - |
1995 | 570 | unità x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 20 119 | unità x 1000 | - |
1995 | 20 009 | unità x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 1 573 | unità x 1000 | - |
1995 | 1 490 | unità x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 11 959 | unità x 1000 | - |
1995 | 12 025 | unità x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 6 587 | unità x 1000 | - |
1995 | 6 494 | unità x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2005 | 13 326 838 | ore | - |
2006 | 24 169 192 | ore | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2005 | 142 449 534 | ore | - |
2006 | 96 571 464 | ore | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2005 | 89 779 557 | ore | - |
2006 | 110 617 346 | ore | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2005 | 245 555 929 | ore | - |
2006 | 231 358 002 | ore | - |
««Popolazione»»Agricoltura
Agricoltura
Settore primario
Agricoltura.
Secondo il 6° Censimento generale dell’Agricoltura svolto dall’ISTAT nel 2010, risulta costante il trend di diminuzione del numero delle aziende agricole negli ultimi 10 anni. La riduzione rispetto alla precedente rilevazione del 2000 risulta del 32,4%. Aumenta la superficie media per ogni azienda: +44,2% la SAU (Superficie Agricola Utilizzata), +26,4% la SAT (Superficie Aziendale Totale). Quasi i 3/4 della produzione riguardano aziende di medie dimensioni (1-10 addetti) che costituiscono 1/4 del totale delle aziende agricole.
Nel periodo 2005-2007 le aziende agricole con attività multifunzionali (tra le principali l’agriturismo, l’artigianato e la lavorazione di prodotti agricoli vegetali e animali) sono aumentate di circa il 15% (121 000 aziende) e rappresentano il 7,2% del totale.
Il Nord realizza il 45% del valore aggiunto, pur contando meno di 1/4 delle aziende agricole nazionali e sostenendo poco più di 1/3 del costo complessivo del lavoro. Meno efficienti, nel complesso, le aziende del Mezzogiorno (il 60% del totale nazionale) che sostengono circa la metà del costo complessivo del lavoro e realizzano il 40% circa del valore aggiunto.
Un ostacolo alla formazione di un’agricoltura più redditizia è dato dalle esigue dimensioni dei fondi (consistente presenza di micro-aziende e netta prevalenza di aziende a conduzione diretta del coltivatore e a manodopera esclusivamente familiare), anche se la diffusione della meccanizzazione e di tecnologie innovative ha notevolmente aumentato la produttività. In linea di massima i settori più carenti sono la cerealicoltura e l’olivicoltura, la specializzazione delle zone meridionali. Si registra peraltro un continuo aumento delle coltivazioni orientate ai prodotti agroalimentari di qualità DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta): a fine 2009 risultavano attive nella filiera oltre 77 000 aziende agricole, con un aumento di circa il 2% rispetto all’anno precedente, per una superficie coltivata di 138 900 ettari (+5% rispetto all’anno precedente) la cui produzione formava, tal quale o trasformata, 107 specialità (altre 72 specialità provenivano dagli allevamenti). Notevole è l’estensione dell’agricoltura biologica (disciplinata in sede europea, fra l’altro con i regolamenti 834/2007 e 889/2008) che, pur con alternanza di ampliamenti e contrazioni, colloca l’Italia al secondo posto nella UE, dopo la Spagna, per estensione della superficie coltivata con metodi biologici (nel 2008, quasi l’8% della superficie agricola utilizzata, benché con una riduzione di quasi il 13% rispetto all’anno precedente).
In Italia non vi sono coltivazioni di colture geneticamente modificate (OGM) che incontrano forti opposizioni in sede politica e nella società. Quasi nulla è inoltre la sperimentazione, fortemente ridotta dopo il 1999 (quando interessava circa 120 ettari). Il quadro normativo è particolarmente complesso per l’intrecciarsi di competenze europee, nazionali e regionali. La UE ammette tali colture, purché autorizzate (finora la UE ha autorizzato varietà di mais, di colza, di barbabietola e patata). Gli stati membri possono però appellarsi alla clausola di salvaguardia prevista dalla direttiva 2001/18/CE per continuare a impedirne la coltivazione sul territorio nazionale (lo hanno già fatto diversi stati). Inoltre molte regioni hanno già deliberato l’opposizione a tali coltivazioni. Vengono peraltro importati consistenti quantitativi di mais, anche da paesi nei quali è ammessa la coltivazione di varietà geneticamente modificate (per esempio gli USA, il Canada e diversi paesi dell’America Latina). Analoghe considerazioni valgono per la soia.
Modeste sono le rese della cerealicoltura: le aree principali si trovano nel Sud, dove il grano duro ha rese molto basse, e nella grande fascia padana, dove le rese unitarie invece sono più che doppie. Dal Veneto e dalla Lombardia proviene oltre il 50% del mais.
Il riso è coltivato nelle province di Novara, Vercelli e Pavia. L’orzo ha larga diffusione, mentre scarso rilievo hanno gli altri cereali (avena, segale, ecc.). Tra le colture industriali si impone la barbabietola da zucchero, coltivata soprattutto in Emilia-Romagna, Veneto, in alcune province lombarde (Mantova, Cremona), in provincia di Foggia e, con presenze minori, nel resto della penisola (più consistenti in provincia di Macerata e Campobasso), ma esposta alle conseguenze della riforma della politica UE di sostegno al comparto che ha portato alla chiusura di numerosi zuccherifici italiani.
Notevoli progressi hanno fatto l’orticoltura (anche con specialità DOP e IGP), i cui prodotti trovano ampi sbocchi anche all’estero, e la frutticoltura. Ben sviluppata è la floricoltura, specie in Liguria e in Toscana.
Tra le colture legnose al primo posto si colloca la vite, diffusa in larga parte della penisola, con aree prestigiose in Piemonte, Veneto e Toscana. La produzione di uva è destinata sia alla tavola sia all’industria vinicola, nella quale l’Italia si alterna con la Francia al primo posto nel mondo.
L’olivicoltura occupa oltre un milione di ettari: primeggiano per quantità di prodotto Puglia e Calabria, ma Toscana e Liguria offrono oli molto pregiati (l’Italia rivaleggia con la Spagna per il primato mondiale); tuttavia la produzione è insufficiente rispetto al fabbisogno nazionale, integrato con oli di semi di importazione.
I pomodori sono coltivati prevalentemente in Sicilia, Campania, Lazio, Abruzzo, Puglia e Calabria (per il pomodoro da industria: Puglia, Emilia-Romagna e Lombardia); altri ortaggi importanti sono carciofi (Sicilia, Puglia, Sardegna, Campania, Lazio), poponi (Sicilia, Puglia, Lombardia), cocomeri (Emilia-Romagna, Puglia, Campania, Sicilia), cipolle (Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto), cavolfiori (Calabria, Campania, Puglia, Marche, Sicilia).
Le mele sono prodotte principalmente in Trentino-Alto Adige (quasi i 2/3 del totale), Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte; le pere in Emilia-Romagna (i 2/3 circa del totale), Veneto e Sicilia; albicocche e ciliegie in Puglia, Campania, Emilia-Romagna e Veneto; pesche in Emilia-Romagna, Campania, Sicilia e Piemonte; nocciole in Campania, Lazio, Sicilia e Piemonte, mandorle (tipiche delle aree meridionali).
Una voce molto importante è anche l’agrumicoltura: le arance provengono principalmente da Sicilia (metà della produzione totale) e Calabria (1/3 della produzione); i limoni da Sicilia (i 5/6 della produzione totale), Calabria e Campania.
Lo scambio del settore con l’estero è negativo per 2,7 miliardi di euro (2009, ma sostanzialmente stabile nel triennio), principalmente per i comparti dei cereali e dei semi oleosi.
Nel 2009 l’agricoltura ha impiegato 1,27 milioni di unità di lavoro (in lieve diminuzione rispetto all’anno precedente) delle quali circa 1/4 sono stimate irregolari.
Il valore aggiunto complessivo è calato di circa il 14% ai prezzi correnti, rispetto all’anno precedente.
L’estensione del suolo usato a fini agricoli si riduce costantemente: fra il 2004 e il 2007 la riduzione è stata di circa 1 milione di ettari (il 7% circa del totale, riguardante essenzialmente l’arativo), solo parzialmente compensata dall’aumento del suolo forestale (di circa 300 000 ettari).Foreste.
Dal 1990 al 2007 le superfici boschive e forestali sono aumentate di oltre 1/5 (per più di 1,7 milioni di ettari), portandosi a oltre 1/3 della superficie totale, sostanzialmente in linea con la media europea.
La grande estensione dell’Italia nel senso della latitudine e la sua variegata orografia determinano una grande varietà nel manto forestale autoctono. Nella zona mediterranea e nelle isole la vegetazione spontanea è costituita da boschi di leccio, pini (domestico, marittimo e di Aleppo), querce, lauro, cipressi e macchia arbustiva.
La regione appenninica nel suo piano basale si confonde con quella mediterranea e presenta oliveti, querceti caducifogli e castagneti; nella zona montana si hanno faggete e coniferete. Nella regione padana, intensamente coltivata e urbanizzata, la vegetazione spontanea è limitata a zone di brughiera e lungo alcuni fiumi. La regione alpina vede nel suo piano basale la presenza di boschi di lecci che cedono successivamente il posto alle faggete, ai castagneti e alle coniferete. Allevamento.
Secondo il 6° Censimento generale dell’Agricoltura svolto dall’ISTAT nel 2010 il numero delle aziende zootecniche è crollato rispetto al 2000 (-68%) rimanendo però sostanzialmente stabile dal 2005.
La zootecnia ha il suo punto di forza nella Pianura Padana, dove i bovini vengono allevati con criteri moderni e prevalentemente in funzione della produzione del latte. Altrove il settore zootecnico è in genere male organizzato, anche se in Italia vi sono razze bovine molto apprezzate (per esempio la chianina toscana).
Il comparto subisce i contraccolpi di una lunga vertenza tra gli allevatori, il Ministero per le Politiche Agricole e la UE sul rispetto delle quote di produzione e il pagamento delle relative sanzioni per l’eccesso di produzione. Peraltro le quote verranno abolite all’inizio del 2015 e dall’annata 2009-2010 è iniziato un periodo di transizione che le aumenta dell’1% all’anno. Si modifica così l’organizzazione comune dei mercati del latte introdotta con la riforma del 1984 che intendeva, proprio con l’introduzione delle quote, correggere la distorsione della politica comunitaria precedente.
La riforma del 2003 sostituisce il sostegno ai prezzi con l’aiuto diretto al reddito, disaccoppiato dalla produzione. Con il 2015 il mercato sarà liberalizzato, ma restano preoccupazioni circa l’efficacia di tale politica al fine di rendere stabile l’equilibrio fra produzione e consumo, di contenere i prezzi finali e di sostenere il reddito dei produttori. L’industria trasformatrice (che presenta una notevole concentrazione) occupa 400 000 persone, con un fatturato annuo di 120 miliardi di euro.
Diffusi nel territorio sono gli allevamenti avicoli e quelli dei suini che alimentano qualificati salumifici. L’allevamento dei bufali rimane limitato. Lo scambio con l’estero nel 2009 è negativo per 1,4 miliardi di euro (in lieve flessione rispetto agli anni precedenti).Caccia.
La fauna selvatica è considerata patrimonio indisponibile dello Stato su tutto il territorio nazionale; l’attività venatoria si svolge quindi per una concessione che lo Stato rilascia ai cittadini che la richiedono ed è regolata da precise norme di sicurezza e salvaguardia ambientale.
La caccia può essere esercitata solo ottemperando alle disposizioni di legge e rispettando i calendari venatori gestiti dalle singole regioni.
La scarsità di selvaggina autoctona e stanziale, ha portato all’introduzione di specie esotiche come il fagiano asiatico e la lepre americana, oppure all’importazione di specie estinte come la lepre comune. L’approvazione di un emendamento all’articolo 38 del ddl Comunitaria all’inizio del 2010 ha eliminato i limiti temporali dell’attività venatoria che veniva permessa solo dal 1° settembre al 31 gennaio su tutto il territorio nazionale, demandando alle regioni piena libertà di delibera per stanziali, migratori e altre specie.Pesca.
Un’attività rimasta complessivamente povera è la pesca, anche per la limitata pescosità dei mari italiani, se si escludono l’alto Adriatico e il Canale di Sicilia. La pesca in acque internazionali è inoltre esposta ai rischi del contenzioso sull’estensione delle acque territoriali o delle zone di sfruttamento esclusivo rivendicato da alcuni stati rivieraschi, principalmente nordafricani.
L’attività si svolge sostanzialmente nel Mediterraneo, con una flotta costituita da imbarcazioni di dimensioni medie o modeste e con un lungo periodo di servizio. La pesca oceanica è limitata a poche unità, per quantitativi modesti. È peraltro in atto una politica della UE di incentivazione al ridimensionamento e all’ammodernamento della flotta, con dismissione del naviglio obsoleto, allo scopo di salvaguardare il patrimonio ittico che risulta gravemente compromesso dall’eccessivo sforzo di pesca e dalle tecniche troppo invasive nei confronti dei fondali. Principali porti pescherecci: Mazara del Vallo (TP) e San Benedetto del Tronto (AP).
La maggior parte dei molluschi proviene dalle coltivazioni di mitili (principalmente in Veneto, Marche, Puglia, Sicilia, Emilia-Romagna, Abruzzo). In notevole sviluppo la piscicoltura, in acque dolci principalmente per trote e storioni (soprattutto in Lombardia, Lazio, Umbria), in acque salate per spigole, cefali e orate (soprattutto sul litorale adriatico settentrionale e in Sicilia, Toscana, Sardegna). Allevamenti di anguille si trovano principalmente in Lazio, Umbria, Veneto, Emilia-Romagna.
La pesca è insufficiente a soddisfare la richiesta del mercato nazionale, che pertanto è costretto a ricorrere a consistenti importazioni (il saldo netto con l’estero nel 2009 è risultato negativo per circa 650 milioni di euro, mentre il valore del pescato nel 2008 è risultato di circa 1 miliardo di euro ai prezzi correnti, con una notevole flessione rispetto agli anni precedenti).
Le statistiche sul pescato hanno per oggetto solo i quantitativi immessi nel mercato; il pescato utilizzato al di fuori dei centri di raccolta, pur avendo proporzioni notevoli, sfugge alla rilevazione statistica.
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
arativo | 32,25 | % | 2010 |
foreste | 30,84 | % | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 67 148 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 3 554 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 1 010 780 | ha | 2010 |
Valle d'Aosta | 55 596 | ha | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 1 299 008 | ha | 2010 |
Valle d'Aosta | 119 368 | ha | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 102,3 | ha x 1000 | 2010 |
Valle d'Aosta | 52,2 | ha x 1000 | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 185,9 | ha x 1000 | 2010 |
Valle d'Aosta | 11,6 | ha x 1000 | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 94,6 | ha x 1000 | 2010 |
Valle d'Aosta | 0,8 | ha x 1000 | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 371,4 | ha x 1000 | 2010 |
Valle d'Aosta | 54,3 | ha x 1000 | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 544,8 | ha x 1000 | 2010 |
Valle d'Aosta | 0,4 | ha x 1000 | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
erbicidi | 24 711 | t | 2010 |
fungicidi | 54 138 | t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
erbicidi | 231 | t | 2010 |
fungicidi | 4 282 | t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
erbicidi | 3 187 | t | 2010 |
fungicidi | 9 287 | t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
erbicidi | 28 129 | t | 2010 |
fungicidi | 67 707 | t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
avena | 305,3 | 1000 t | 2011 |
cereali | 19 140 | 1000 t | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
patate | 1 578,9 | 1000 t | 2011 |
patate dolci | 10,7 | 1000 t | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
aglio | 29,655 | 1000 t | 2010 |
asparagi | 43,973 | 1000 t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
carrube | 25,337 | 1000 t | 2010 |
ceci | 8,1 | 1000 t | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
uva | 7 162,7 | 1000 t | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
olive | 3 372 | 1000 t | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
colza | 44,6 | 1000 t | 2011 |
girasole | 277 | 1000 t | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
piretro | 0,3 | 1000 t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
barbab. zucch. | 4 006,9 | 1000 t | 2011 |
tabacco | 89,1 | 1000 t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
lino fibra | 0,49 | 1000 t | 2010 |
lino semi | 2 | 1000 t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
canapa fibra | 1,2 | 1000 t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
albicocche | 271,6 | 1000 t | 2011 |
ciliegie | 122,8 | 1000 t | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
mandorle | 107,9 | 1000 t | 2011 |
nocciole | 132,4 | 1000 t | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
agrumi | 3 907,1 | 1000 t | 2011 |
altri agrumi | 27 | 1000 t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
banane | 0,34 | 1000 t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
funghi | 98 | 1000 t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
avena | 126,9 | 1000 ha | 2011 |
frumento | 1 726 | 1000 ha | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
patate | 61,6 | 1000 ha | 2011 |
patate dolci | 0,5 | 1000 ha | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
aglio | 3,185 | 1000 ha | 2010 |
carciofi | 49,6 | 1000 ha | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
ceci | 5,6 | 1000 ha | 2011 |
fagioli | 20,55 | 1000 ha | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
vite | 753,5 | 1000 ha | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
olivo | 1 165,2 | 1000 ha | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
colza | 18,8 | 1000 ha | 2011 |
girasole | 118,1 | 1000 ha | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
barbab. zucch. | 62,2 | 1000 ha | 2011 |
tabacco | 28 | 1000 ha | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
lino fibra | 2,3 | 1000 ha | 2010 |
lino semi | 3 | 1000 ha | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
canapa fibra | 0,25 | 1000 ha | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
albicocche | 19,6 | 1000 ha | 2011 |
ciliegie | 30,2 | 1000 ha | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
mandorle | 75,4 | 1000 ha | 2011 |
nocciole | 70,5 | 1000 ha | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
agrumi | 168,4 | 1000 ha | 2011 |
altri agrumi | 1,5 | 1000 ha | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
banane | 0,015 | 1000 ha | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 354,7 | t x 1000 | - |
1995 | 301,3 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 8 251,4 | t x 1000 | - |
1995 | 7 955,5 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 7 483,4 | t x 1000 | - |
1995 | 8 440,3 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 1 467,4 | t x 1000 | - |
1995 | 1 421,6 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 1 360,5 | t x 1000 | - |
1995 | 1 328,1 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 100,7 | t x 1000 | - |
1995 | 98,7 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 535,4 | t x 1000 | - |
1995 | 517,2 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 442,8 | t x 1000 | - |
1995 | 396,4 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 476,5 | t x 1000 | - |
1995 | 470,8 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 480,2 | t x 1000 | - |
1995 | 453,2 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 476,3 | t x 1000 | - |
1995 | 472 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 215,2 | t x 1000 | - |
1995 | 200,7 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 86,9 | t x 1000 | - |
1995 | 85,5 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 425,6 | t x 1000 | - |
1995 | 553,4 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 305,4 | t x 1000 | - |
1995 | 301,6 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 2 020,8 | t x 1000 | - |
1995 | 2 080,9 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 341,9 | t x 1000 | - |
1995 | 325,1 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 5 574,8 | t x 1000 | - |
1995 | 5 182,6 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 353,9 | t x 1000 | - |
1995 | 356 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 12 629,3 | t x 1000 | - |
1995 | 13 188,3 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 544,9 | t x 1000 | - |
1995 | 531,5 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 719,8 | t x 1000 | - |
1995 | 732,4 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 120,6 | t x 1000 | - |
1995 | 124,5 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 344,3 | t x 1000 | - |
1995 | 314 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 2 832,9 | t x 1000 | - |
1995 | 2 606,1 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 179,1 | t x 1000 | - |
1995 | 104,7 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 1 809 | t x 1000 | - |
1995 | 1 596,8 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 147,7 | t x 1000 | - |
1995 | 127 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 550,3 | t x 1000 | - |
1995 | 543,1 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 89,9 | t x 1000 | - |
1995 | 60,3 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 2 232,9 | t x 1000 | - |
1995 | 1 932 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 112,1 | t x 1000 | - |
1995 | 100,1 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 486,4 | t x 1000 | - |
1995 | 586,2 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 2 640,3 | t x 1000 | - |
1995 | 3 288,6 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 928,9 | t x 1000 | - |
1995 | 874,1 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 1 790,4 | t x 1000 | - |
1995 | 1 671,1 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 152,8 | t x 1000 | - |
1995 | 104,3 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 9 323,2 | t x 1000 | - |
1995 | 8 479,2 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1994 | 59 276 | hl x 1000 | - |
1995 | 56 410 | hl x 1000 | - |
««Economia»»Foreste - Allevamento - Pesca
Foreste-Allevamento-Pesca
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999 | 783 636 | ha | - |
2000 | 783 676 | ha | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1997 | 2 833 759 | ha | - |
1998 | 2 834 463 | ha | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1997 | 2 958 946 | ha | - |
1998 | 2 963 090 | ha | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999 | 266 180 | ha | - |
2000 | 266 188 | ha | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
legname | 7 843 787 | mc | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Totale | 7 843 787 | mc | 2010 |
legna per combustibili | 5 196 559 | mc | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
bovini | 5 898 | 1000 capi | 2011 |
bovini e bufalini | 6 252 | 1000 capi | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
bufali | 354,4 | 1000 capi | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
suini | 9 351 | 1000 capi | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
ovini | 7 943 | 1000 capi | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
caprini | 960 | 1000 capi | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
asini e muli | 51 | 1000 capi | 2011 |
cavalli | 373,3 | 1000 capi | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
volatili | 154 000 | 1000 capi | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
miele | 9,4 | 1000 t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
seta greggia | 0,012 | 1000 t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
burro | 107,79 | 1000 t | 2010 |
carne | 4 284,962 | 1000 t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 33 | t | - |
1999 | 39,1 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 137,1 | t x 1000 | - |
1999 | 148,5 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 3 652,4 | t x 1000 | - |
1999 | 3 743,8 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 874,9 | t x 1000 | - |
1999 | 919,6 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 241,2 | t x 1000 | - |
1999 | 245,5 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 1 150,4 | t x 1000 | - |
1999 | 1 132,8 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 14,9 | t x 1000 | - |
1999 | 14,7 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 50,5 | t x 1000 | - |
1999 | 50 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 1 320,5 | t x 1000 | - |
1999 | 1 381,2 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 1 059,2 | t x 1000 | - |
1999 | 1 074,5 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 10,5 | t x 1000 | - |
1999 | 10,9 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 11 827,7 | t x 1000 | - |
1999 | 11 824,5 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 4 709,2 | t x 1000 | - |
1999 | 4 705,6 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 705,9 | t x 1000 | - |
1999 | 722,4 | t x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
balene | 3 | capi | 2010 |
corallo | 10,3 | t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Veneto | 14 158 | t | 2010 |
Friuli-V. Giulia | 558 | t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Veneto | 5 659 | t | 2010 |
Friuli-V. Giulia | 2 170 | t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 346,8 | t | 2010 |
Lombardia | 1 099,6 | t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Veneto | 2 | t | 2010 |
Liguria | 402 | t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Veneto | 23 427 | t | 2010 |
Friuli-V. Giulia | 3 724 | t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Numero | 3 843 | unità | 2007 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Numero | 1 530 | unità | 2007 |
Superficie | 1 057 443 | ha | 2007 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Numero | 751 876 | unità | 2007 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Numero | 1 112 | unità | 2007 |
Superficie | 813 812 | ha | 2007 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Numero | 2 080 | unità | 2007 |
Superficie | 1 282 353 | ha | 2007 |
««Agricoltura»»Risorse minerarie
Risorse minerarie
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
carbone | 101 | 1000 t | 2010 |
carbone (totale) | 101 | 1000 t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
allumina | 752,9 | 1000 t | 2009 |
antimonio | 0,5 | 1000 t | 2005 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
asfalto | 1 454 | 1000 t | 2010 |
barite | 3,5 | 1000 t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
alabastro | 7 000 | 1000 t | 2010 |
caolino | 645 | 1000 t | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
argento | 100 | kg | 2009 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 70 000 | t | - |
2007 | 20 000 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 20 383 973 | mc x 1000 | - |
1996 | 20 034 000 | mc x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 28 166 | t | - |
1996 | 19 171 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 352 293 | t | - |
1996 | 192 936 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 5 207 980 | t | - |
1996 | 5 368 971 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 30 611 593 | t | - |
1996 | 31 027 107 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 6 448 | t | - |
1996 | 6 523 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 22 658 | t | - |
1996 | 20 260 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 470 000 | t | - |
2007 | 306 000 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 2 199 315 | t | - |
1996 | 2 287 086 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 124 749 | t | - |
1996 | 126 671 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 2 860 000 | t | - |
2007 | 5 458 000 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 11 733 556 | t | - |
1996 | 12 480 388 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 3 430 374 | t | - |
1996 | 3 528 120 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 1 437 630 | t | - |
1996 | 1 460 482 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 159 106 | t | - |
1996 | 132 647 | t | - |
««Foreste - Allevamento - Pesca»»Energia
Energia
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
- termica | 218 486,1 | ml kWh | 2011 |
- idrica | 47 202,1 | ml kWh | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
- termica | 81 743,6 | 1000 kW | 2011 |
- idrica | 24 068,3 | 1000 kW | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
totale produzione | 291 445,8 | ml kWh | 2011 |
totale potenza installata | 113 630,5 | 1000 kW | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1993 | 21 786 000 | kW | - |
1994 | 21 888 000 | kW | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1993 | 47 597 000 | kW | - |
1994 | 48 152 000 | kW | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1993 | 211 357 | kWh x 1000000 | - |
1994 | 220 162 | kWh x 1000000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 21,7 | kWh x 1000000 | 2011 |
Trentino-A. Adige | 0,4 | kWh x 1000000 | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 830,3 | kWh x 1000000 | 2011 |
Valle d'Aosta | 11,1 | kWh x 1000000 | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Toscana | 5 315,2 | kWh x 1000000 | 2011 |
Italia | 5 315,2 | kWh x 1000000 | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 6 892,5 | kWh x 1000000 | 2011 |
Valle d'Aosta | 2 708,9 | kWh x 1000000 | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 16 678,5 | kWh x 1000000 | 2011 |
Valle d'Aosta | 10 | kWh x 1000000 | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 24 413,6 | kWh x 1000000 | 2011 |
Valle d'Aosta | 2 730 | kWh x 1000000 | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 35 947 | kWh x 1000000 | - |
1993 | 40 109 | kWh x 1000000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 226 243 | kWh x 1000000 | - |
1993 | 222 788 | kWh x 1000000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 262 190 | kWh x 1000000 | - |
1993 | 262 897 | kWh x 1000000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 228 008 | kWh x 1000000 | - |
1993 | 228 906 | kWh x 1000000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 647 | kWh x 1000000 | - |
1993 | 677 | kWh x 1000000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 33 535 | kWh x 1000000 | - |
1993 | 33 314 | kWh x 1000000 | - |
««Risorse minerarie»»Industria
Industria
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 341 047 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 12 032 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 1 383 648 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 38 820 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 30 189 | unità | 2001 |
Valle d'Aosta | 1 762 | unità | 2001 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 256 028 | unità | 2001 |
Valle d'Aosta | 11 489 | unità | 2001 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
acciaio | 28 662 | 1000 t | 2011 |
alluminio | 1 414,2 | 1000 t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
auto | 485,6 | 1000 unità | 2011 |
autoveicoli | 790,3 | 1000 unità | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
computer | 137,98 | 1000 unità | 2009 |
condizionatori | 1 252,8 | 1000 unità | 2004 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
benzine | 25 806 | 1000 t | 2011 |
bitume | 3 059 | 1000 t | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
a. cloridrico | 257,1 | 1000 t | 2009 |
a. nitrico | 110,4 | 1000 t | 2009 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
filati di cotone | 87,76 | 1000 t | 2009 |
filati di lana | 69,05 | 1000 t | 2009 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
scarpe | 207 000 | 1000 paia | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
birra | 1 237 | 1000 t | 2010 |
caffè | 435,7 | 1000 t | 2009 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
sigarette | 40 350 | ml unità | 2003 |
sigari | 146 | ml unità | 2002 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
altra carta | 8 806,7 | 1000 t | 2010 |
carta | 8 988 | 1000 t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
cemento | 35 000 | 1000 t | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
produzione alimentari e tabacco | 32 004,1 | ml $ USA | 2007 |
produzione chimica | 25 171,8 | ml $ USA | 2007 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 27 771 106 | t | - |
1996 | 24 284 985 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 1 471 999 | t | - |
2007 | 1 501 484 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 4 485 000 | t | - |
2009 | 2 755 000 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 54 000 | t | - |
2009 | 42 500 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 11 677 789 | t | - |
1996 | 10 324 339 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 190 500 | t | - |
2007 | 211 800 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 36 400 | t | - |
2007 | 28 600 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 264 142 | t | - |
1996 | 273 037 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 740 000 | t | - |
2007 | 740 000 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 4 469 520 | unità | - |
2009 | 222 421 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2010 | 1 065 | unità | - |
2011 | 823 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2010 | 27 948 | unità | - |
2011 | 33 577 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2010 | 573 169 | unità | - |
2011 | 485 606 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2010 | 2 489 000 | unità | - |
2011 | 2 430 000 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 149 417 | unità | - |
2009 | 112 198 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2010 | 105 000 | unità | - |
2011 | 85 000 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 43 660 | unità | - |
2009 | 36 220 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 319 | unità | - |
2009 | 509 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2010 | 343 100 | unità | - |
2011 | 329 500 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 1 893 609 | unità | - |
2009 | 1 387 663 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 663 375 | unità | - |
2009 | 738 029 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 328 294 | unità | - |
2009 | 283 387 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 18 673 | unità | - |
2009 | 8 047 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2009 | 100 542 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 61 715 | unità | - |
2009 | 57 670 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 28 636 | unità | - |
2009 | 105 128 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 5 199 | unità | - |
2009 | 3 919 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2010 | 7 076 | unità | - |
2011 | 7 300 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 76 193 | unità | - |
2009 | 41 541 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 22 538 | unità | - |
2009 | 15 912 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 221 155 | unità | - |
2009 | 102 633 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 100 455 | unità | - |
2009 | 64 887 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2010 | 236 004 | unità | - |
2011 | 270 342 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 297 589 | unità | - |
2009 | 317 754 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 1 886 883 995 | unità | - |
2009 | 2 209 784 078 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 2 094 533 | unità | - |
2009 | 1 997 072 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 1 945 029 | unità | - |
2009 | 1 210 813 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 2 267 252 | unità | - |
2009 | 1 783 410 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 3 518 405 | unità | - |
2009 | 22 941 890 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 125 925 167 | unità | - |
2009 | 12 720 699 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 244 939 018 | unità | - |
2009 | 179 894 463 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 800 862 | unità | - |
2009 | 1 254 466 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 430 396 | unità | - |
2009 | 295 314 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 1 626 373 | unità | - |
2009 | 870 626 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 3 445 163 | unità | - |
2009 | 2 574 712 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 2 162 104 | unità | - |
2009 | 1 568 326 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 2 837 763 | unità | - |
2009 | 2 011 496 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 8 574 799 | unità | - |
2009 | 5 409 057 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 348 416 | unità | - |
2009 | 137 981 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 93 310 | unità | - |
2009 | 79 380 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2008 | 2 846 717 | unità | - |
2009 | 1 688 479 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 27 265 | t | - |
1997 | 27 950 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 261 980 | t | - |
1997 | 266 435 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 221 740 | t | - |
1997 | 225 280 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 12 975 | t | - |
1997 | 13 205 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 19 490 | t | - |
1997 | 19 610 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 196 455 | t | - |
1997 | 203 280 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 25 190 | t | - |
1997 | 27 210 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999 | 8 852 | t | - |
2000 | 7 789 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 448 590 | t | - |
1997 | 475 144 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 191 308 | t | - |
1997 | 197 090 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 257 282 | t | - |
1997 | 278 054 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 89 776 | t | - |
1997 | 95 137 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 63 874 | t | - |
1997 | 63 220 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1997 | 21 659 | t | - |
1998 | 16 354 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1997 | 19 209 | t | - |
1998 | 19 504 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 562 954 | t | - |
1997 | 524 294 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 123 662 | t | - |
2007 | 115 523 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 545 019 | t | - |
1997 | 559 585 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 2 214 001 | t | - |
1997 | 2 214 303 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 126 381 | t | - |
2007 | 142 879 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 500 000 | t | - |
2007 | 564 192 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 827 057 | t | - |
1997 | 1 107 669 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 2 223 655 | t | - |
2007 | 2 364 755 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 2 376 749 | t | - |
2007 | 2 652 618 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 713 208 | t | - |
2007 | 809 262 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1997 | 43 061 | t | - |
1998 | 52 523 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 42 400 | t | - |
2007 | 34 169 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 875 680 | t | - |
1997 | 855 287 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 65 480 | t | - |
2007 | 58 394 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 284 186 | t | - |
2007 | 241 422 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 33 137 | t | - |
2007 | 33 590 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 426 871 | t | - |
2007 | 397 635 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 299 210 | t | - |
2007 | 370 025 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 946 450 | t | - |
2007 | 1 066 789 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 2 470 113 | t | - |
2007 | 2 242 062 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 298 683 | t | - |
2007 | 208 317 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 461 200 | t | - |
2007 | 232 022 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 92 973 | t | - |
2007 | 114 494 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 505 929 | t | - |
2007 | 574 613 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 742 540 | t | - |
2007 | 661 579 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 111 412 | t | - |
2007 | 90 026 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 88 027 | t | - |
2007 | 90 835 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 132 024 | t | - |
2007 | 149 842 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 89 562 | t | - |
2007 | 117 327 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 818 551 | t | - |
2007 | 893 112 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1997 | 659 351 | t | - |
1998 | 631 352 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 168 586 | t | - |
1997 | 177 596 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 415 557 | t | - |
1997 | 411 974 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 78 934 | t | - |
1997 | 69 791 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2005 | 806 000 | t | - |
2006 | 1 066 000 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 74 847 851 | t | - |
1997 | 78 269 026 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1996 | 5 365 968 | t | - |
1997 | 5 818 647 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2005 | 11 531 000 | t | - |
2006 | 11 143 000 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2005 | 1 900 000 | t | - |
2006 | 1 981 000 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2005 | 20 386 000 | t | - |
2006 | 19 292 000 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2005 | 3 435 000 | t | - |
2006 | 3 760 000 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2005 | 4 158 000 | t | - |
2006 | 4 125 000 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2005 | 38 083 000 | t | - |
2006 | 38 696 000 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2005 | 2 379 000 | t | - |
2006 | 2 239 000 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2005 | 1 386 000 | t | - |
2006 | 1 266 000 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2005 | 13 722 000 | t | - |
2006 | 12 266 000 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2005 | 4 253 000 | t | - |
2006 | 4 213 000 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 23 752 | t | - |
2007 | 13 877 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 14 248 | t | - |
2007 | 11 202 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 41 368 094 | unità | - |
2007 | 43 185 884 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 3 942 987 | unità | - |
2007 | 3 302 793 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 698 018 443 | unità | - |
2007 | 596 968 090 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 47 594 | t | - |
2007 | 50 878 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2006 | 101 821 | t | - |
2007 | 151 745 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2007 | 2 459 447 | t | - |
2008 | 2 330 223 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2007 | 345 442 | t | - |
2008 | 295 767 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2007 | 274 175 | t | - |
2008 | 221 300 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2007 | 1 575 885 | t | - |
2008 | 1 540 936 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2007 | 2 803 956 | t | - |
2008 | 2 940 417 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2007 | 579 845 | t | - |
2008 | 517 174 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2007 | 112 968 | t | - |
2008 | 194 628 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2007 | 1 358 471 | t | - |
2008 | 887 466 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2007 | 1 936 887 | t | - |
2008 | 1 521 734 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2007 | 1 210 623 | t | - |
2008 | 1 061 026 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2007 | 35 773 | t | - |
2008 | 39 561 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2007 | 12 575 532 | t | - |
2008 | 10 143 029 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2007 | 211 000 | t | - |
2008 | 162 000 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2007 | 333 388 | t | - |
2008 | 325 504 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2007 | 141 245 | t | - |
2008 | 290 491 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2007 | 1 678 197 | t | - |
2008 | 1 678 840 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 50 267,4 | t | - |
1996 | 51 506,5 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 550,3 | t | - |
1996 | 542,9 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 27,3 | t | - |
1996 | 22,3 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 51 032,2 | t | - |
1996 | 52 211,5 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1995 | 187,2 | t | - |
1996 | 139,8 | t | - |
««Energia»»Commercio
Commercio
Settore terziario
Commercio interno. Il settore conta (2009) circa 1,5 milioni di imprese (per il 70% ditte individuali, per il 13% società di capitali) con 3,5 milioni di addetti (il 14% degli occupati nell’intero sistema economico), dei quali circa metà nel commercio al dettaglio, circa 1/3 nel commercio all’ingrosso e nell’intermediazione, e il resto in quello dei carburanti e degli autoveicoli (comprese le riparazioni). La quota dei dipendenti rispetto agli occupati del settore è complessivamente del 53%, in leggero aumento nel corso degli anni, ma comunque inferiore alla quota generale nei servizi (72%) e a quella dell’industria (78%).
Negli ultimi anni il comparto alimentare ha registrato il ridimensionamento del numero di esercizi specializzati e la crescita della grande distribuzione (basata principalmente sulla convenienza di prezzo, realizzata attraverso le economie di scala nella logistica e nell’approvvigionamento). Nel comparto non alimentare, dov’è ancora importante la relazione personale fra venditore e cliente, sono aumentati i punti vendita di piccole dimensioni, specialmente nell’abbigliamento e nelle calzature (in controtendenza sono peraltro diminuiti quelli di mobili, elettrodomestici ed elettronica di consumo). Al Sud permane una maggiore presenza di piccoli esercizi, rispetto alla media nazionale. Commercio estero.
L’Italia è uno dei paesi protagonisti del commercio mondiale, con il 2,9% delle esportazioni totali di merci e il 2,9% delle importazioni (2011).
Nel 2009 la bilancia commerciale aveva registrato un disavanzo di 5 875 milioni di euro, in netta diminuzione rispetto al 2008 (13 034 milioni di euro), unico dato positivo in un panorama generale di crollo verticale degli scambi dovuto alle ripercussioni della crisi internazionale. Nel 2009 erano infatti diminuite sia le esportazioni (-20,9%) che le importazioni (-22,1%).
I dati relativi al 2010 e al 2011 vedono un netto aumento sia delle esportazioni (+13,5% tra 2009 e 2010 e +10,2% tra 2010 e 2011) che delle importazioni (+19% tra 2009 e 2010 e +8,3% tra 2010 e 2011). A fine 2010 e a fine 2011 il saldo commerciale risultava però fortemente negativo per 30 043 milioni di euro nel 2010 e 24 630 milioni di euro nel 2011.
I principali mercati di sbocco delle esportazioni italiane sono i paesi UE (56%), in particolare Germania e Francia (con quote rispettivamente pari al 13,1% e all’11,6%), e gli USA (6,1%). Per le importazioni, le aree di maggior interesse sono l’Unione Europea (53,3%), gli altri paesi europei (11,1%) e l’Asia orientale (11,5%).
La classificazione dei beni importati nel 2011 vede ai primi posti i prodotti minerari (tra i quali petrolio e gas naturale, 62,9 miliardi di euro, il 13,3% in più rispetto al 2010) e i mezzi di trasporto (38,1 miliardi di euro, lo 0,9% in più rispetto al 2010).
Fra i beni esportati, quasi tutti i settori aumentano le performances. In leggero calo solo i prodotti delle miniere (-4,4%). Incrementi particolarmente significativi segnano i prodotti petroliferi raffinati, quelli chimici e farmaceutici e i veicoli.
Servizi alle imprese.
Il settore comprende le attività immobiliari, il noleggio di macchinari e attrezzature, l’informatica, la ricerca e sviluppo, le libere professioni.
È formato (2009) da quasi 700 000 imprese che occupano circa 3 milioni di addetti (1/5 dei quali nell’informatica e nella ricerca). La forma giuridica è principalmente quella della società di capitali (44%), in notevole crescita negli ultimi anni, seguita con quote fra loro simili dalla società di persone e dalla ditta individuale. La ricerca e sviluppo si concentra prevalentemente in alcuni settori: chimico e farmaceutico, delle apparecchiature elettroniche per telecomunicazioni, degli autoveicoli, aerospaziale. L’intervento pubblico è modesto (circa 1,1% del PIL nel 2009, molto meno che nella maggior parte dei paesi UE) e riguarda molteplici istituzioni (CNR, ENEA, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Istituto Superiore di Sanità, università, laboratori e istituti dipendenti da ministeri). Nonostante i limitati finanziamenti pubblici, l’Italia partecipa a numerosi enti internazionali di ricerca, tra i quali il Consiglio europeo per la ricerca nucleare (CERN) e l’Agenzia spaziale europea (ESA).Finanza.
Alla fine del 2009 le attività finanziarie nette delle famiglie assommano a 2 734 829 milioni di euro, con un incremento del 2,1% rispetto all’anno precedente, e sono pari a 2,6 volte il reddito disponibile (la media dell’area euro è 1,9). Le attività sono formate per il 30% da circolante e depositi, per quasi il 20% da titoli di Stato e obbligazioni, per circa il 29% da azioni e quote di fondi comuni, e per il restante 21% da altre attività. È peraltro risultato (2008) che 1/10 delle famiglie non detiene alcuna attività finanziaria, e che i 3/5 circa non detengono altro che depositi bancari o postali. Le passività, sempre a fine 2009, sono pari a 0,6 volte il reddito disponibile del totale delle famiglie (la media dell’area euro è 0,95 e nei paesi anglosassoni supera l’unità) e sono formate principalmente da mutui immobiliari.
La situazione finanziaria delle imprese presenta invece un saldo netto negativo di 1 717 410 milioni di euro. Le passività sono formate da azioni e partecipazioni per il 43%, e per la quota restante principalmente da debiti (a breve termine per il 12%, a medio termine per il 18%, commerciali per il 15%). Le attività sono formate da crediti commerciali per il 32% (le esigenze di finanziamento del capitale circolante sono aumentate con la dilatazione dei tempi di pagamento nelle transazioni commerciali), da azioni e partecipazioni per il 18%.
Intermediari finanziari.
A fine 2011 il comparto bancario risulta formato da 740 banche, con poco più di 33 600 sportelli. Le operazioni di fusione e acquisizione degli anni scorsi hanno però fatto aumentare il grado di concentrazione del comparto a livello nazionale: l’attivo consolidato dei due maggiori gruppi (Unicredit e Intesa San Paolo) costituisce il 33,9% dell’attivo totale del sistema, tre gruppi medi (Montepaschi, Banco popolare, UBI) costituiscono il 18,6% dell’attivo, una cinquantina di gruppi minori coprono il 35% dell’attivo e quasi 600 piccole realtà prevalentemente locali valgono per il resto dell’attivo. Fra i primi 20 gruppi bancari, 8 non sono quotati in borsa. I gruppi e le banche quotati in borsa rappresentano il 64,3% dell’attivo.
La proiezione all’estero riguarda principalmente i paesi dell’Europa centrale e orientale, da parte dei due maggiori gruppi bancari italiani.
La crisi finanziaria del 2008-09 ha colpito solo marginalmente il comparto bancario italiano, relativamente poco esposto alle forme di investimento più compromesse, ma la successiva crisi economica ha peggiorato la qualità del credito, facendo aumentare notevolmente le sofferenze e le preoccupazioni del mercato molto sensibile alle speculazioni. Si è anche registrato un calo nell’erogazione del credito, specialmente da parte dei maggiori gruppi bancari. Sempre a fine 2009 il comparto non bancario era formato da 201 società di gestione del risparmio (SGR) e 115 società di intermediazione mobiliare (SIM).
Investitori istituzionali.
Nel 2009 le attività gestite ammontavano a 1186 miliardi di euro (con un aumento del 7% circa rispetto al 2008), dei quali il 22,3% dai fondi comuni, il 36,4% dalle assicurazioni, il 37,6% dalle gestioni patrimoniali e la quota residua dai fondi pensione.
Il patrimonio netto consolidato (al netto degli investimenti intersettoriali) ammonta a 902 miliardi di euro.
Il comparto è ancora modesto, nel confronto internazionale: nel 2008 le attività finanziarie delle assicurazioni e dei fondi comuni erano pari al 20% delle attività finanziarie delle famiglie, rispetto al 54% della Germania e all’83% della Francia.
La struttura distributiva è ancora poco diversificata e la gamma dei prodotti offerti è relativamente ristretta.
Il comparto assicurativo è formato (2011) da 144 imprese, di cui 57 nel ramo vita, 73 nel ramo danni, 14 multiramo.
Nel 2011 i premi del portafoglio diretto italiano sono stati pari a 110 miliardi di euro (in flessione del 12,5% rispetto al 2010, quando ammontavano a 126 miliardi di euro) e risultano ripartiti per il 67% nel ramo vita e per il 33% nel ramo danni. Nel 2008 i primi 5 gruppi assicurativi detenevano oltre il 58% del mercato, e i primi 10 ne detengono il 76% (in lieve aumento rispetto all’anno precedente); la concentrazione è più accentuata nel ramo danni (i primi 5 gruppi detengono il 70% del mercato, e i primi 10 ne detengono l’87%).
Le imprese controllate direttamente o indirettamente dallo Stato hanno raccolto il 7% dei premi, e le imprese private a controllo italiano un ulteriore 61%.
La Borsa di Milano (Borsa Italiana) si è fusa nel 2007 con quella di Londra (London Stock Exchange) dando vita alla più importante piazza finanziaria europea (con una capitalizzazione di 3,5 miliardi di euro).Turismo.
Il settore, storicamente tra i più attivi del paese, nel 2010 contava 150 300 imprese fra alberghi, campeggi, villaggi turistici, residenze turistico-alberghiere, bed & breakfast e ostelli della gioventù, per un totale di 4,7 milioni di posti letto.
Nel 2011 si sono registrati nel complesso degli esercizi ricettivi italiani oltre 99 milioni di arrivi di clienti e circa 374 milioni di presenze (il 46% delle quali grazie a clienti stranieri). L’andamento risulta pressoché stabile nel suo complesso rispetto al 2010, mentre si osservano significative differenze tra clientela italiana e straniera: i clienti italiani risultano infatti diminuiti del 3% negli arrivi e del 3,9% nelle presenze, mentre i clienti stranieri sono cresciuti del 4,2% negli arrivi e del 3,9% nelle presenze.
Nel 2009 e nel 2010 la bilancia valutaria turistica è rimasta invariata (+8,8 miliardi di euro), mentre nel 2011 ha registrato un saldo positivo di oltre 10 miliardi di euro (risultante da un incremento del 5,6% nelle entrate e dello 0,8% nelle uscite), recuperando la caduta del 2009 dovuta alla crisi internazionale, che ha sostanzialmente modificato le abitudini del turismo di massa. A livello mondiale l’Italia si posiziona al quinto posto in termini sia di arrivi sia di entrate valutarie.
Le mete principali rimangono le città d’arte (in particolare Roma, Firenze e Venezia), le località montane (Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige) e balneari (Emilia-Romagna, Marche, Toscana, Campania, Liguria, Sardegna). Discreta anche la componente del turismo d’affari e congressuale, diretto principalmente verso Milano e Roma.
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 77 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 15 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 1 724 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 133 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 83 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 2 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 11 155 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 476 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 409 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 19 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 2 357 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 108 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 736 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 16 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 11 771 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 359 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
manufatti | 82,4 | % tot. export merci | 2010 |
prod. alimentari | 7,9 | % tot. export merci | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2011 | 523 000,569 | ml $ USA | - |
2010 | 447 300,990 | ml $ USA | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2011 | 556 873,08 | ml $ USA | - |
2010 | 487 048,790 | ml $ USA | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1993 | 17 158 | ml euro | - |
1994 | 18 419 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1993 | 137 488 | ml euro | - |
1994 | 159 092 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1993 | 120 330 | ml euro | - |
1994 | 140 673 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Germania | 49 345 | ml euro | 2011 |
Francia | 43 707 | ml euro | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Germania | 62 406 | ml euro | 2011 |
Francia | 33 416 | ml euro | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA | 5 770 | ml euro | 2011 |
CARTA E STAMPA | 6 054 | ml euro | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA | 12 980 | ml euro | 2011 |
CARTA E STAMPA | 6 931 | ml euro | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 70 539 | ml euro | 2011 |
Valle d'Aosta | 2 097 | ml euro | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 2 709 | unità | 2011 |
Valle d'Aosta | 98 | unità | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2004 | 5,4 | % | - |
2005 | 5,2 | % | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2004 | 84 | % | - |
2005 | 84,7 | % | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2004 | 10,6 | % | - |
2005 | 10,1 | % | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
- posta (n° pezzi) | 3 355 796 000 | unità | 2011 |
- posta commerciale e periodici (n° pezzi) | 1 742 350 000 | unità | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2002 | 7 264 | ml euro | - |
2003 | 7 485 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2002 | 6 745 | ml euro | - |
2003 | 8 480 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2002 | 24 556 | ml euro | - |
2003 | 26 560 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2002 | 1 978 | ml euro | - |
2003 | 2 038 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2002 | 4 050 | ml euro | - |
2003 | 4 269 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2002 | 16 652 | ml euro | - |
2003 | 17 622 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2002 | 2 472 | ml euro | - |
2003 | 2 798 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2002 | 87 713 | ml euro | - |
2003 | 96 992 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2002 | 32 416 | ml euro | - |
2003 | 34 212 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2002 | 55 297 | ml euro | - |
2003 | 62 780 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2002 | 23 996 | ml euro | - |
2003 | 27 740 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 685 856 | md lire | - |
1999 | 389 876 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 165 212 | md lire | - |
1999 | 65 747 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 233 772 | md lire | - |
1999 | 128 860 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 32 485 | md lire | - |
1999 | 10 682 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 117 131 | md lire | - |
1999 | 50 754 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 9 240 | md lire | - |
1999 | 13 058 | ml euro | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1998 | 136 866,5 | md lire | - |
1999 | 730 938 | ml euro | - |
««Industria»»Turismo
Turismo
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Entrate | 40 058 | ml $ USA | 2010 |
Ingressi | 43 626 000 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 2 845 531 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 632 835 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 1 241 980 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 295 493 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 8 137 903 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 2 104 093 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 4 227 119 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 1 003 734 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 35 371 | unità | - |
1993 | 34 889 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 1 722 977 | unità | - |
1993 | 1 724 996 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 1 586 340 | unità | - |
1993 | 1 496 823 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 18 571 | unità | - |
1993 | 17 570 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1993 | 34 625 046 | ml lire | - |
1994 | 38 307 722 | ml lire | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1993 | 12 555 100 | ml lire | - |
1994 | 18 819 020 | ml lire | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1993 | 22 069 946 | ml lire | - |
1994 | 19 488 702 | ml lire | - |
««Commercio»»Comunicazioni
Comunicazioni
Infrastrutture di trasporto
Si sono molto sviluppate fino agli anni 1980-90, anche se in modo non omogeneo sul territorio nazionale.
Le reti stradale e ferroviaria rivelano gli squilibri dell’organizzazione territoriale. Inoltre pesa fortemente la scelta attuata negli anni ’50 e ’60 di privilegiare la strada a scapito della ferrovia. Una diversa impostazione per la realizzazione di infrastrutture “strategiche” è stata data con la Legge 21-XII-2001 n. 443 (c.d. Legge Obiettivo), che contempla, fra l’altro, la figura del “general contractor”, al quale è conferita la piena responsabilità della realizzazione delle opere, incluso il progetto definitivo ed esecutivo. Le modalità di concessione sono state inoltre integrate dall’istituto del Project Financing, che prevede l’impiego di capitali privati nella progettazione e realizzazione di infrastrutture pubbliche, in cambio di una partecipazione agli utili generati dalle infrastrutture stesse. Ciononostante il reperimento della copertura finanziaria e la lentezza nell’espletamento delle procedure burocratiche rimangono i problemi principali per lo sviluppo infrastrutturale del paese.
Fra le opere già iniziate, per lotti: interventi nelle reti metropolitane di Napoli, Roma e Milano, riqualificazione dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, autostrada diretta Milano-Brescia, autostrada pedemontana lombarda.Rete viaria.
La rete autostradale (2010) si estende per circa 6700 km, ma è insufficiente a sopportare il crescente traffico, specie in alcuni tratti come la Bologna-Firenze, la Torino-Trieste e la Salerno-Reggio Calabria, dove sono in corso interventi di adeguamento. La rete stradale di interesse nazionale si estende per 21 000 km, quella di interesse regionale e provinciale per quasi 160 000 km.Rete ferroviaria.
Si estende (2010) per 16 700 km (per il 71% elettrificati). È in corso la realizzazione di linee ad alta velocità e capacità: è in servizio la dorsale Torino-Milano-Bologna-Firenze-Roma-Napoli-Salerno oltre a due brevi tronchi minori (Milano-Treviglio e Padova-Mestre). Le reti regionali si estendono per 3700 km, il 37% dei quali elettrificati).Porti.
La crisi economica ha fortemente ridotto l’attività portuale italiana. Si prevede inoltre una possibile riduzione strutturale del traffico Est-Ovest nel medio periodo, derivante dal completamento di infrastrutture di trasporto sostitutive via terra (soprattutto ferroviarie, nonché oleodotti e gasdotti fra la UE e i paesi del Caucaso e dell’Asia Centrale), dalla strozzatura del Canale di Suez (con alti pedaggi e alti premi assicurativi contro il rischio della pirateria nel Mar Rosso e nell’Oceano Indiano) e, più a lungo termine, dalla possibile apertura di una via marittima sub polare (passaggio a Nord-Est) a causa del paventato scioglimento almeno parziale della calotta artica.
I porti con maggiore volume totale di traffico merci sono Genova, Trieste (primo nel traffico di merci liquide), Taranto (primo nel traffico di merci solide), Cagliari, Livorno, Gioia Tauro (RC, primo nel traffico di container), Augusta (SR). Prevale la modalità di trasporto cosiddetta “rinfusa liquida” (41% del totale trasportato via mare) nella quale rientra il petrolio greggio; seguono il trasporto in container (20%), la “rinfusa solida” (17%) e il trasporto in automezzi e semirimorchi (Ro-Ro, 15%).
I porti con maggiore traffico passeggeri sono Napoli, Olbia, Civitavecchia (ROMA), Piombino (LI), Genova, Livorno, Venezia. I porti con maggiore traffico passeggeri crocieristi sono Civitavecchia (ROMA), Venezia, Napoli, Genova, Livorno, Savona, Bari. I passeggeri crocieristi transitati nel 2010 per i porti italiani sono stati 48,4 milioni, in leggero aumento (+1%) rispetto al 2009.Aeroporti.
Nel 2011 sono transitati negli aeroporti italiani 148 milioni di passeggeri, con un aumento del 6,1% rispetto al 2010. Il traffico merci (circa 874 000 tonnellate) è sostanzialmente stabile (+0,9% rispetto al 2010).
Il traffico aereo riguarda prevalentemente il polo romano e il polo lombardo: il primo ha assorbito il 28% del traffico passeggeri, mentre gli aeroporti lombardi ne hanno assorbito il 25%. L’aeroporto di Milano-Malpensa resta il principale nodo per il traffico merci, assorbendo nel 2011 circa il 52% del totale; seguono gli aeroporti di Roma-Fiumicino (17%) e Bergamo (13%).
Mentre la qualificazione degli scali di Milano-Malpensa e Roma-Fiumicino in hub internazionali ha avuto una battuta d’arresto in seguito alla crisi di Alitalia, è in forte crescita il ruolo degli scali minori soprattutto grazie alla diffusione dei vettori low-cost che li prediligono per i minori costi operativi e la facilità di gestione. Nel 2011 le compagnie low-cost hanno assorbito il 39% del traffico passeggeri complessivo, con un incremento del 24% rispetto al 2010.
Sono aperti al traffico commerciale circa 40 aeroporti civili, oltre ad alcuni aeroporti militari, e l’ENAC ha avviato uno studio propedeutico alla formulazione di un piano nazionale degli aeroporti, per ridurne il numero e razionalizzare la rete.Mobilità.
Il settore, comprendente le attività connesse alla mobilità di addetti e merci, è formato (2009) da 148 000 imprese (per il 70% ditte individuali) nel comparto dei trasporti terrestri, con 976 000 occupati (dei quali il 70% come dipendenti), e da 43 000 imprese (per il 25% ditte individuali) in quello dei trasporti marittimi e aerei, con 406 000 occupati (dei quali il 90% come dipendenti).
Nel 2008 il trasporto interno di merci è avvenuto per il 62% su strada, per il 21% via mare (cabotaggio), per l’11% su ferrovia e per la quota residua con oleodotto (il trasporto per via aerea incide per una quota del tutto marginale). Nel quinquennio il maggiore incremento ha riguardato il cabotaggio (+25%, pur risentendo delle carenze logistiche di raccordo con gli altri tipi di trasporto) e degli elevati costi armatoriali, mentre il trasporto ferroviario e quello con oleodotti è aumentato di circa il 10%. Il trasporto dei passeggeri è invece avvenuto con autoveicoli privati per l’82%, con autolinee extraurbane per il 9%, con ferrovia e altri impianti fissi per il 5%, con trasporti collettivi urbani per il 2% e per via aerea per il 2% circa (quote residuali per la navigazione marittima e interna).
Trasporto marittimo.
La flotta mercantile di proprietà italiana si compone (fine 2009) di 1570 navi per 15,78 milioni di tonnellate di stazza lorda (tsl), delle quali 768 oltre le 1000 tsl per 15,52 milioni di tsl. Altre 184 unità risultano ordinate, per consegna entro il 2013, per ulteriori 5,8 milioni di tsl. Per oltre il 90% la flotta è iscritta al Registro navale italiano (che è al 12° posto nella graduatoria mondiale, e al 6° posto in quella europea). I capitali privati controllano il 96% del totale (e hanno importanti partecipazioni in flotte estere). Il 64% del naviglio ha meno di 10 anni, e il 34% ha meno di 5 anni. Nel 2009 gli scambi con l’estero dell’Italia sono transitati per il 56% via mare (su strada, il 18%). Invece gli scambi con i paesi UE (il 37% degli scambi totali) sono transitati via mare per il 15% (per il 10% le importazioni, per il 22% le esportazioni), e su strada per il 44%.
A fine 2009 è stata avviata la privatizzazione della società pubblica di navigazione Tirrenia (circa 3500 addetti), un tempo monopolista nei servizi di navigazione con le isole e poi gestita in regime di convenzione con lo Stato secondo piani quinquennali e con forti sovvenzioni pubbliche. Tre delle sue controllate (con una convenzione statale prorogata al 2014) sono state devolute alle regioni Campania, Toscana e Calabria. A metà 2010 il processo di privatizzazione ha subito uno stop a causa del ritiro dell’offerta da parte dei potenziali acquirenti e ciò ha creato tensioni e incertezze.
Trasporto aereo.
La nuova compagnia Alitalia-Compagnia Aerea Italiana S.p.A. (formata nel 2008 con la fusione di due compagnie in grave crisi Alitalia e Air One, scaricando sulle finanze pubbliche i debiti e gli oneri sociali) continua a godere di una sostanziale posizione di monopolio sulla tratta Milano Linate-Roma Fiumicino, la più redditizia del mercato nazionale. Nell’agosto 2012, a causa di pesanti perdite economiche e del fallimento delle trattative per la fusione con Alitalia, la compagnia low cost Wind Jet, con sede a Catania, ha dovuto interrompere le operazioni di volo.
La flotta italiana a fine 2009 era costituita da 277 aeromobili (per il 70% di medio raggio, per il 16% di lungo raggio) con una sensibile riduzione dovuta principalmente al ridimensionamento della flotta ex Alitalia. Nel quadro dell’accentuata concorrenza in un contesto sostanzialmente liberalizzato (salvo la conservazione di situazioni di privilegio nell’assegnazione degli “slot” aeroportuali) si va affermando notevolmente la modalità “low cost”, con prezzi contenuti e servizi limitati all’essenziale, che nel 2010 è cresciuta fino a raggiungere il 44% del traffico totale.
Trasporto ferroviario.
Il comparto è difficoltosamente avviato verso la liberalizzazione dell’offerta, da parte di vettori fra loro in concorrenza, che utilizzano l’infrastruttura di trasporto gestita da RFI (Rete Ferroviaria Italiana). La resistenza dell’ex monopolista Trenitalia impedisce di fatto l’apertura del mercato: solo nel 2012 si è affiancata una nuova compagnia privata (NTV-Nuovo Trasporto Viaggiatori) che offre attualmente un servizio ad alta velocità sulla linea Milano-Salerno.
Nel 2010 si è registrato un incremento dei passeggeri trasportati (+5,8% rispetto al 2009), ma su tratte più brevi (la percorrenza media nel 2010 è risultata di 70 km, mentre era di 76 km nel 2009 e di 99 km nel 2000). È aumentato anche il traffico merci, benché su distanze minori (percorrenza media di 220 km nel 2010, di 233 km nel 2009, mentre era di 285 km nel 2000).
È in corso la riqualificazione del parco rotabile, con nuovi convogli per il servizio AV e per il traffico locale, quest’ultimo gestito generalmente da Trenitalia con contratti di servizio con le regioni.
Trasporto su strada.
A fine 2010 risultavano circolanti circa 49 milioni di veicoli, dei quali il 75% autovetture, il 14% motocicli e ciclomotori, il 9% autocarri. Nel 2010 si sono registrate 2,5 milioni di nuove immatricolazioni, di cui 2 milioni di autovetture. All’inizio del 2009 risultavano rilasciate 35,8 milioni di patenti di guida (delle quali 30,9 milioni di tipo “B”).
Il traffico (in termini di veicoli-km) risulta in aumento, nel medio periodo: nei tratti autostradali in concessione è risultato formato nel 2007 per 1/4 circa da veicoli pesanti e per 3/4 da veicoli leggeri (rispetto al 1990 l’aumento è stato del 70% per i veicoli pesanti e del 58% per i veicoli leggeri, pur con uno sviluppo autostradale incrementato solo marginalmente).
Nel trasporto pubblico locale operavano a fine 2007 circa 1200 imprese, delle quali 285 per il solo servizio urbano, 691 per il solo servizio extraurbano, e le rimanenti per il servizio misto, di varia dimensione ma con prevalenza al Nord di imprese più grandi, e nel Mezzogiorno di microimprese anche a conduzione familiare. A fine 2007 risultavano occupati nel comparto 85 000 addetti, con dotazione di oltre 45 000 autobus (mediamente 7,7 ogni 10 000 abitanti). Il totale delle spese correnti è risultato nel 2007 di 5,6 miliardi di euro, coperto dalle entrate solamente per il 47% (peraltro in lieve aumento nel corso degli anni).
Media e telecomunicazioni
Editoria.
Gli italiani leggono poco i quotidiani (nel 2010, meno di 52 copie ogni 1000 abitanti adulti, con punte di 92 copie al Nord, 84 al Centro e 49 al Sud).
I più importanti quotidiani d’informazione sono il “Corriere della Sera”, “La Repubblica” e “La Stampa”. “Il Sole 24 Ore” è il maggiore quotidiano economico, “La Gazzetta dello Sport” il più diffuso giornale sportivo. Sono proprio i grandi quotidiani nazionali a risentire della crisi economica, più di quelli a diffusione locale. In aumento anche la consultazione dei quotidiani on-line.
Il canale distributivo resta quello delle edicole, con scarsa diffusione degli abbonamenti (il 9% delle vendite), anche nel raffronto internazionale. Stabile il settore della stampa gratuita (free press).
Molte riviste settimanali hanno elevati livelli di circolazione: le più diffuse sono “TV Sorrisi e Canzoni”, “Famiglia Cristiana”, “Gente” e “Oggi”.
La crisi del mercato pubblicitario colpisce i ricavi del settore (ma ne rimane la maggior fonte, con oltre il 50%): anche le vendite delle pubblicazioni librarie abbinate a quotidiani e periodici denunciano un rallentamento. Sotto il profilo societario si individuano quattro gruppi editoriali principali che raggiungono i 2/3 dei ricavi del comparto.Radio.
L’offerta di programmi radiofonici è molto vasta: infatti ai vari canali RAI si aggiunge un gran numero di stazioni private nazionali e locali. Nel 2011 il tasso di persone di più di 3 anni che ascoltano la radio almeno qualche giorno a settimana è del 59%. Il fatturato complessivo nel 2010 risulta in aumento del 7,7% rispetto al 2009, intorno ai 400 milioni di euro. Lo sviluppo, nelle strategie di business, è associato in maniera crescente alle sinergie con internet, attraverso i canali in streaming, al podcast e ai social networks delle principali emittenti che coinvolgono quantità crescenti di utenti.Televisione.
In Italia si è concluso il processo di migrazione alla tecnologia digitale che in Europa si completerà entro il 2013. Ne deriva una trasformazione nella distribuzione degli ascolti e dei ricavi. Nel 2008 i sette canali generalisti terrestri hanno registrato una quota media cumulata di circa l’84%, inferiore di 9 punti percentuali rispetto al dato dell’anno 2000. E nel 2008 più del 31% dei ricavi del sistema televisivo ha riguardato i servizi a pagamento (principalmente satellitare): una tendenza che dovrebbe portare alla prevalenza dei ricavi da vendita di contenuti e di servizi, rispetto a quelli da pubblicità. Nel 2008 i ricavi complessivi (quasi 8,5 miliardi di euro) provenivano per il 46% da pubblicità (ancora in grande maggioranza sulla piattaforma analogica), per il 31% da servizi a pagamento, e per il 19% dal canone del servizio pubblico.
Sotto il profilo concorrenziale, il mercato televisivo è ripartito fra tre gruppi, pressoché equivalente per ricavi: due su rete terrestre (RAI e Mediaset, quest’ultima con canali digitali a pagamento) e uno su rete satellitare (SKY, a pagamento), con altre società marginali.
Dal punto di vista dei contenuti, la grande novità degli ultimi 10 anni è stata quella dei “reality show”, format televisivi, spesso di origine anglosassone, che hanno toccato il culmine di offerta e ascolti a metà degli anni 2000 e sono oggi, tranne alcuni, in declino.Cinema.
Nel 2011 sono stati prodotti 155 film (13 in più rispetto al 2010, comprese le coproduzioni internazionali), con un investimento di 333 milioni di euro di capitali italiani e 90 milioni di euro di capitali stranieri. Nell’anno gli incassi delle sale cinematografiche sono stati di circa 661 milioni di euro, dei quali circa il 36% con film di produzione almeno parzialmente italiana. La programmazione di film italiani sulle reti generaliste TV ha una quota del 28,5% rispetto al totale di film trasmessi. Il fatturato dell’indotto (teatri di posa, noleggio, sviluppo e stampa, ecc.) ha registrato ricavi per quasi 600 milioni di euro (2008).Telecomunicazioni.
Il settore delle telecomunicazioni è in rapido mutamento per effetto della liberalizzazione del mercato e dell’evoluzione della tecnologia, che ha consentito importanti sinergie tra le infrastrutture telefoniche (346 allacciamenti ogni 1000 ab. nel 2011) e i computer (367 personal computer ogni 1000 ab.), determinando la definitiva affermazione dei servizi di telefonia mobile (1518 cellulari ogni 1000 ab.) e dell’accesso a Internet (537 utenti ogni 1000 ab. di cui 228 a banda larga e su fibra ottica).
Nel comparto si registra una tendenza strutturale alla diminuzione dei prezzi dei servizi e all’ampliamento della gamma di offerta, mentre rallentano gli investimenti nelle infrastrutture, specie di rete fissa. Peraltro la copertura territoriale della banda larga risulta (fine 2008) pressoché completa nei centri urbani, mentre è del 94% in ambito suburbano e dell’83% nelle aree rurali. Negli accessi su rete fissa l’ex monopolista (Telecom Italia) ha una quota dell’80% (marzo 2009), mentre negli accessi a larga banda la sua quota è del 58% circa, con il resto ripartito in un numero ristretto di altri operatori. Peraltro sono ormai più di 30 milioni gli utenti potenziali con accesso in banda larga su rete mobile, nella quale i primi due operatori (sono 5 in totale) assorbono il 78% della spesa finale.
Nel 2008 la spesa per servizi di telecomunicazione degli utenti finali (residenziali e commerciali) è stata di 35,5 miliardi di euro, di cui 18,5 su rete mobile e 17 su rete fissa. La clientela residenziale origina circa il 65% dei ricavi.
Nel comparto risultano occupati (a fine 2008) 91 000 addetti, di cui quasi 67 000 nella rete fissa. Resta ancora da definire, benché le analisi e le discussioni si protraggano ormai da due anni, il piano di sviluppo per una rete a banda ultra larga (presente sostanzialmente solo nei centri urbani di Milano e Roma, con implementazioni pilota) che potrebbe consentire un migliore inserimento delle imprese italiane nell’arena competitiva globale; in sostanza, una rete con capacità trasmissiva intorno ai 50 Mbps o comunque idonea a trasmettere agevolmente immagini in movimento per una generalità di applicazioni. Simili prestazioni richiedono l’impiego della fibra ottica, in luogo del tradizionale supporto fisico in rame (impiegato per es. nella rete ADSL), da realizzare non solo nella rete di trasmissione, ma anche nella rete di accesso (il cosiddetto “ultimo miglio” per oltre 20 milioni di connessioni), con investimenti ingenti (dell’ordine di 10-15 miliardi di euro, secondo alcune stime, per l’obiettivo più ambizioso, consistente nella copertura di 100 città), e comportano secondo molti osservatori la ridefinizione dell’assetto proprietario dell’infrastruttura di trasmissione e di quella di accesso.
Prosegue la diffusione nell’uso del personal computer (52,2% della popolazione di 3 anni e oltre) e di internet (51,5% della popolazione di 6 anni e oltre, dati 2011), in particolare nei giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni (circa l’89%).
Grazie alle aumentate prestazioni e al contenimento dei prezzi, i personal computer portatili (notebook e netbook) stanno rapidamente sostituendo i tradizionali desktop nelle statistiche di vendita e sono a loro volta seriamente insidiati dai comodi e potenti smartphones di ultima generazione, nonché e soprattutto dai “tablet computer”, portatili a tavoletta, fruitori di contenuti multimediali, e-book e connessi a internet tramite reti wi-fi.
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Autostrade | 6 668 | km | 2010 |
Autoveicoli | 41 649 877 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Computer | 366,6 | ogni 1000 ab. | 2005 |
Giornali quotidiani | 76 | ogni 1000 ab. | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 701 | km | 2010 |
Valle d'Aosta | 145 | km | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 821 | km | 2010 |
Valle d'Aosta | 114 | km | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 22 655 | km | 1996 |
Valle d'Aosta | 1 238 | km | 1996 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 13 925 | km | 2010 |
Valle d'Aosta | 497 | km | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 38 102 | km | 2010 |
Valle d'Aosta | 1 994 | km | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 746 | km | 2010 |
Lombardia | 797 | km | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 566 | km | 2010 |
Lombardia | 606 | km | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 579 | km | 2010 |
Valle d'Aosta | 81 | km | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 1 891 | km | 2010 |
Valle d'Aosta | 81 | km | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Ancona | 3 298 | unita | 2010 |
Augusta | 2 869 | unita | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Ancona | 3 411 | 1000t | 2010 |
Augusta | 18 545 | 1000t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Ancona | 1 538 | 1000 | 2010 |
Bari | 1 275 | 1000 | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Ancona | 1 624 | 1000t | 2010 |
Augusta | 7 268 | 1000t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Ancona | 17 | 1000 | 2010 |
Bari | 211 | 1000 | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Alghero-Fertilia | 13 727 | unita | 2011 |
Bari-Palese | 33 969 | unita | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Alghero-Fertilia | 1 511 723 | 1000t | 2011 |
Bari-Palese | 3 708 441 | 1000t | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Alghero-Fertilia | 1 023 790 | 1000 | 2011 |
Bari-Palese | 2 724 868 | 1000 | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Alghero-Fertilia | 1 579 | t | 2011 |
Bari-Palese | 2 134 | t | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Numero | 236 | unità | 2009XII- |
Stazza lorda | 516 000 | t | 2009XII- |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Numero | 322 | unità | 2009XII- |
Stazza lorda | 5 250 000 | t | 2009XII- |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Numero | 204 | unità | 2009XII- |
Stazza lorda | 5 875 000 | t | 2009XII- |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Numero | 458 | unità | 2009XII- |
Stazza lorda | 3 981 000 | t | 2009XII- |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Numero | 350 | unità | 2009XII- |
Stazza lorda | 164 000 | t | 2009XII- |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Numero | 1 570 | unità | 2009XII- |
Stazza lorda | 15 786 000 | t | 2009XII- |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999 | 123 358 | t | - |
2000 | 148 103 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999 | 40 586 429 | unità | - |
2000 | 45 237 159 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999 | 461 395 | t | - |
2000 | 504 693 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999 | 39 328 151 | unità | - |
2000 | 44 728 588 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2004 | 85 533 164 | t | - |
2005 | 89 755 128 | t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2004 | 728 177 437 | unità | - |
2005 | 759 863 233 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 1,6 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 1 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 3 182 518 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 168 129 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 2 782 541 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 134 836 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 404 648 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 15 009 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 424 290 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 19 205 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 133 638 767 | t | 2010 |
Valle d'Aosta | 3 717 646 | t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 135 788 981 | t | 2010 |
Valle d'Aosta | 2 605 168 | t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 323 243 | unità | 2010 |
Valle d'Aosta | 12 746 | unità | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 73 | ogni 1000 ab. | 2010 |
Valle d'Aosta | 99 | ogni 1000 ab. | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2002 | 21 749 305 | unità | - |
2003 | 22 823 259 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2002 | 5 830 523 | unità | - |
2003 | 5 710 860 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
2002 | 16 895 119 | unità | - |
2003 | 17 124 879 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 53,7 | % famiglie | 2011 |
Valle d'Aosta | 55,6 | % famiglie | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 31,8 | % famiglie | 2011 |
Valle d'Aosta | 47,5 | % famiglie | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 92,9 | % famiglie | 2011 |
Valle d'Aosta | 92,3 | % famiglie | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 44,6 | % famiglie | 2011 |
Valle d'Aosta | 45,5 | % famiglie | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 5,7 | % famiglie | 2011 |
Valle d'Aosta | 7,1 | % famiglie | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 20,9 | % famiglie | 2011 |
Valle d'Aosta | 23,3 | % famiglie | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 77 | % famiglie | 2011 |
Valle d'Aosta | 81,2 | % famiglie | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 63 | % famiglie | 2011 |
Valle d'Aosta | 61,5 | % famiglie | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 58,3 | % famiglie | 2011 |
Valle d'Aosta | 59,7 | % famiglie | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 94,7 | % famiglie | 2011 |
Valle d'Aosta | 95,1 | % famiglie | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 24,1 | % famiglie | 2011 |
Valle d'Aosta | 29,4 | % famiglie | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 48,5 | % famiglie | 2011 |
Valle d'Aosta | 54,6 | % famiglie | 2011 |
««Turismo»»Statistiche sociali
Statistiche sociali
Istruzione.
In Italia vige l’obbligo di istruzione per una durata di 10 anni (Legge 296/2006) e dall’anno scolastico 2007-08 vi si può adempiere anche con percorsi di istruzione e formazione professionale, demandati alle Regioni. Tale obbligo è finalizzato al conseguimento entro il 18° anno di età di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale. Nel 2008 è stato approvato un pacchetto di provvedimenti noto come “riforma Gelmini” che punta a un contenimento dei costi (per esempio attraverso l’adozione del docente coordinatore prevalente alle scuole primarie e l’abolizione delle compresenze) introducendo inoltre un blocco di 5 o 6 anni per l’aggiornamento, da parte delle case editrici, delle edizioni dei libri adottati. Un analogo intervento è stato disposto per l’università, tagliando la possibilità di investire agli atenei che non raggiungono specifici parametri qualitativi e di spesa.
Le scuole secondarie di secondo grado vengono articolate in: liceo artistico, liceo classico, liceo scientifico, liceo linguistico, liceo musicale e coreutico, liceo delle scienze umane. L’istruzione tecnico-professionale viene articolata in due aree: istituti tecnici e istituti professionali. I primi sono distinti in due settori, economico e tecnologico, mentre i secondi in istituti professionali per il settore dei servizi e istituti professionali per il settore industria e artigianato.
Nel 2010 le persone (di 15 anni e oltre) con licenza elementare (scuola primaria) rappresentano il 23,3% del totale della popolazione, quelle con licenza media (scuola secondaria di 1° grado) sono il 31,8%, quelle con qualifica o diploma di scuola secondaria di 2° grado sono il 33,9%, l’11,1% possiede titoli universitari. In particolare, nelle generazioni più giovani la percentuale femminile di persone che hanno conseguito la maturità o il titolo universitario supera quella maschile, mentre tra gli ultra sessantacinquenni sono gli uomini a superare le donne. L’anno scolastico 2009-10 ha registrato nella scuola dell’obbligo 4,6 milioni di alunni (di cui 2,82 milioni alla scuola primaria e 1,78 milioni alla secondaria di 1° grado) e 2,69 milioni di studenti alla secondaria di 2° grado (1/3 nei licei, 1/3 negli istituti tecnici e 1/3 negli altri indirizzi). Gli studenti con cittadinanza straniera sono circa 629 000 (7% del totale della popolazione scolastica). Benché non costituisca obbligo, il 97% dei bambini è iscritto alle scuole materne (1,65 milioni).
È operativa la riforma dell’università, con l’introduzione della laurea breve triennale, seguita da un biennio di specializzazione. Sono attive 89 sedi universitarie, delle quali 61 statali (di cui 3 politecnici) e 28 non statali (di cui 11 telematiche). Nell’anno accademico 2009-10 risultano iscritti 1,8 milioni di studenti (per il 61% ai corsi di laurea triennali del nuovo ordinamento), stabile rispetto all’anno precedente. Il maggior numero di iscritti si registra nell’area economica e sociale (24,4%), umanistica (22,1%), in quella tecnica (16,8%), in quella scientifica (15%). Sono donne il 57,2% degli iscritti, concentrate particolarmente in alcune aree disciplinari (formazione 87,2%, psicologica 80,2%, umanistica 73,2%, artistica 70,9%).
Il numero di laureati è stato nel 2009 di 291 810 (per il 58% di sesso femminile), in lieve calo rispetto all’anno precedente (proseguendo una tendenza in atto dal 2005, dopo i forti incrementi degli anni precedenti). Operano nelle università circa 52 000 ricercatori (2010), di cui il 48% di ruolo e i rimanenti sotto varie forme di contratti a tempo determinato. Le università destinano alla ricerca il 27% circa delle loro spese, contribuendo per circa il 30% alla spesa nazionale per la ricerca (2007).
Vi sono inoltre 129 istituti di alta formazione artistica e musicale (AFAM), di cui 44 accademie di belle arti (20 statali), 58 conservatori musicali, 21 istituti musicali pareggiati, 4 istituti superiori per industrie artistiche, un’accademia di danza e un’accademia di arte drammatica. Gli iscritti nel 2009-2010 erano circa 72 000, con un lieve incremento rispetto all’anno precedente. A fine 2009 risultano impiegate nella scuola quasi 1,13 milioni di persone (per il 77,6% di sesso femminile) inclusi i supplenti annuali, e nell’università quasi 120 000 persone. Nell’anno 2008-09 i docenti nella scuola erano 836 000 (esclusi gli insegnanti di religione cattolica), dei quali 705 000 a tempo indeterminato. I docenti di ruolo nell’università nel 2010 erano invece poco meno di 58 000 (41 500 i docenti a contratto).
Nel 2008 la spesa pubblica per l’istruzione è ammontata a quasi 59 miliardi di euro (il 3,5% del PIL e il 7,1% della spesa pubblica totale), in lieve aumento (2,4% in termini reali) rispetto all’anno precedente. La spesa pubblica per il sistema universitario è ammontata a 12,2 miliardi di euro (0,78% del PIL e 1,57% della spesa pubblica totale), ed è stata integrata da risorse private per 6,3 miliardi di euro (dei quali 1/3 dalle famiglie: la spesa media per iscritto è risultata di 1054 euro, in aumento del 5,1% rispetto all’anno precedente).
Scienza, cultura e spettacolo.
La ricerca scientifica, che dovrebbe svolgere un ruolo fondamentale nel progresso economico del paese, è promossa e coordinata attraverso gli enti di ricerca (CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche, ENEA Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Istituto Superiore di Sanità, ISTAT e altri), le università, laboratori e istituti dipendenti da ministeri e i grandi gruppi industriali. I settori con più alta attività di ricerca sono quello chimico e farmaceutico, quello della fabbricazione di apparecchiature elettroniche per telecomunicazioni, il settore automobilistico e quello aerospaziale. Gli stanziamenti pubblici per la ricerca scientifica ammontano a circa lo 0,57% del PIL (2008), un valore inferiore rispetto a quello della maggior parte dei paesi membri dell’UE.
Nel settore culturale l’Italia conferma la sua leadership di nazione con il maggior numero di siti dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.
Nel 2011 il 67,1% della popolazione di 6 anni e oltre dichiara di aver fruito di almeno uno spettacolo o intrattenimento fuori casa. Tra i diversi tipi di spettacoli e intrattenimenti, le preferenze vedono comunque al primo posto il cinema, con il 53,7% della popolazione di 6 anni e più. Seguono tra le preferenze le visite a musei e mostre (29,7%), le manifestazioni sportive (28,4%), la frequentazione di discoteche e pub (22,6%), le visite a siti archeologici e monumenti (22,9%), il teatro (21,9%), i concerti di musica leggera (20,8%) e i concerti di musica classica (10,1%).
Ambiente.
La tutela dell’ambiente è materia di politiche europee che si inquadrano in strategie elaborate dalla Commissione UE e implementate con numerose direttive che gli stati membri recepiscono nei rispettivi ordinamenti nazionali (secondo la riforma costituzionale del 2001, la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema è di competenza esclusiva dello Stato).
L’inquinamento atmosferico, su scala locale e internazionale, provoca sulle condizioni di vita e sulla salute umana (con l’acidificazione e l’eutrofizzazione dell’ambiente nel primo caso, con l’alterazione dello schermo troposferico ai raggi ultravioletti e con l’introduzione nell’aria di sostanze che causano problemi respiratori nel secondo caso) degli effetti che tipicamente danneggiano soggetti diversi da quelli che ne sono all’origine (esternalità negative).
Con la direttiva 2001/81/CE National Emissions Ceiling (conseguente all’adesione al Protocollo di Göteborg) sono stati stabiliti i limiti massimi alle emissioni nazionali di sostanze acidificanti, di sostanze che interferiscono sull’ozono troposferico e del particolato secondario (anidride solforosa, ossidi di azoto, NH3 e composti organici volatili - COV), da rispettare entro il 2010.
L’Italia l’ha recepita con il Dlgs 171/2004. Nel 2010 le concentrazioni massime risultavano rispettate per tutti gli inquinanti presi in considerazione. Con la direttiva 1999/30/CE, recepita dal DM 60/02, sono stati invece stabiliti i limiti di concentrazione locale per biossido di azoto, ozono, anidride solforosa, benzene e particolato, a tutela della salute umana entro il 2010 (integrati dalla direttiva 2008/50/CE con i limiti per il microparticolato PM2,5). In questo caso risulta che in tutte le 14 aree metropolitane del paese la concentrazione di particolato è ben superiore al limite (con particolare criticità per Milano, Venezia e Torino), mentre per il biossido di azoto la criticità riguarda principalmente Milano, Torino, Bologna, Roma e Napoli, e per l’ozono soprattutto Milano e altre aree della Pianura Padana.
L’Italia è impegnata anche nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni nazionali di gas a effetto serra, nel quadro degli impegni che la UE si è assunta con l’adesione al protocollo di Kyoto: il paese è rimasto a lungo ben lontano dall’attesa riduzione entro il 2012 delle emissioni nella misura del 6,5% rispetto al livello del 1990, in quanto queste hanno inizialmente registrato un aumento rispetto a quella base. Ne conseguivano l’onerosa necessità di acquistare “permessi di emissione” da paesi terzi, nelle diverse forme previste (Clean Development Mechanisms Joint Implementation, Emission Trading), e uno svantaggio concorrenziale rispetto ai paesi che non si sono assunti impegni analoghi. Ultimamente, grazie anche alla riduzione delle emissioni dovuta alla contrazione dell’attività economica conseguente alla crisi finanziaria del 2008-09, l’Italia si è attestata su un insperato -4,8%. Nonostante ciò, il paese rischia penali per svariate centinaia di milioni di euro. Peraltro la prospettiva del post-Kyoto è oltremodo incerta, dopo il sostanziale fallimento della conferenza UNPCC di Copenaghen (2010) e gli incerti risultati di quella di Durban (2011).
Risulta che l’80% delle emissioni di gas a effetto serra e il 90% delle emissioni di sostanze acidificanti provengono (2006) dalle attività produttive, in particolare dalle attività manifatturiere (27% dei gas a effetto serra, 19% degli acidificanti, e 24% delle sostanze che interferiscono sull’ozono troposferico), dall’agricoltura (41% degli acidificanti), dalla produzione di energia elettrica (26% dei gas a effetto serra) e dai trasporti.
Relativamente meno avanzata, anche in relazione alle direttive europee in materia (principalmente la direttiva quadro 2000/60/CE che stabilisce obiettivi di monitoraggio e di qualità per il 2015, recepita con il Dlgs 152/06) è l’azione di tutela delle acque e di gestione delle risorse idriche (con il piano di gestione dei distretti idrografici e l’attuazione degli ambiti territoriali ottimali per il servizio idrico integrato). La qualità delle acque dei fiumi, nei siti monitorati, è risultata ottima o buona nel 48% dei casi (2007) e scarsa o pessima nel 20% dei casi (l’aspetto più critico è quello dell’inquinamento biologico).
La qualità delle acque dei laghi è risultata almeno sufficiente nel 73% dei siti monitorati (2007). Fra i grandi laghi subalpini, le minori concentrazioni di fosforo totale si riscontrano nel lago d’Orta e nel lago Maggiore, seguiti dal lago di Garda. Più alta le concentrazione nel lago di Como (ma tendenzialmente in diminuzione) e nel lago d’Iseo (tendenzialmente in ulteriore aumento).
Delle acque sotterranee non è nota la quantità, mentre per la qualità le analisi effettuate da 11 regioni e dalle 2 province autonome hanno indicato un livello scadente per cause antropiche nel 24% dei casi (principalmente per inquinamento da nitrati).
In questa materia la direttiva 2006/118/CE obbliga gli stati membri a stabilire valori soglia e specifici indicatori di inquinamento. Le acque costiere (2011) sono risultate balneabili per il 91% del loro sviluppo, mentre per meno dell’1% sono risultate non balneabili per inquinamento e per un ulteriore 8% non sono state controllate.Rifiuti.
La UE si è impegnata a ridurre la produzione di rifiuti e a organizzarne in maniera ottimale la raccolta e lo smaltimento (direttiva quadro 2006/12/CE), stabilendo poi obiettivi in materia di riciclaggio.
Per l’Italia vale il Dlgs 152/06, successivamente riformato, che contempla fra l’altro la definizione di piani regionali per la gestione integrata, secondo ambiti territoriali ottimali (ATO) non necessariamente coincidenti con quelli del Servizio idrico integrato. Il dato di fatto consiste peraltro nel continuo aumento della produzione di rifiuti: in dieci anni (fino al 2006) quella dei rifiuti urbani è aumentata di circa 1/3, quella dei rifiuti speciali è raddoppiata e quella di rifiuti pericolosi è quasi triplicata. Nel 2007-09 si è invece avuta una battuta d’arresto conseguente alla crisi economica, che ha ridotto le attività produttive, seguita da un lieve incremento nel 2010. Il settore peraltro risulta pesantemente infiltrato da pratiche corruttive e criminali che possono avere sottratto alle statistiche flussi anche consistenti di rifiuti.
La raccolta differenziata (2010) risulta mediamente superiore al 47% nelle regioni del Nord-est e al 40% in quelle del Nord-ovest, mentre il Centro (28,1%) e ancor più il Sud (21,3%) e le Isole (15%) risultano in notevole ritardo, determinando una media nazionale del 31,7%. Le province con i valori più alti sono quelle di Pordenone (78,6%), Novara (72,6%), Carbonia (72,1%), Verbania (71,4%) e Salerno (61%); quelle con i valori più bassi sono Enna (1,2%), Siracusa (3%), Messina (5,3%), Catania (6,8%), Palermo (7,7%).
Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, l’incenerimento (49 impianti operativi nel 2008, dei quali 28 al Nord) ha riguardato il 10,9% dei rifiuti prodotti, e la discarica il 44,9%, mentre il 7% è stato trasformato in compost e il 22% è stato sottoposto a trattamento meccanico e biologico (operativi 64 impianti). In Campania (specialmente a Napoli) è culminata in emergenza igienico-ambientale nel 2008 una situazione di grave degrado, per l’inesistenza di un piano strategico, la scarsa incidenza della raccolta differenziata e la mancata costruzione di inceneritori, in un quadro di sostanziale insolvenza della regione. È dovuto intervenire lo stato centrale, tanto nell’attuazione degli interventi di emergenza quanto nel loro finanziamento (Legge 123/2008) con metodologie dettate dall’urgenza che hanno lasciato problemi strutturali di nuovo affrontati nel corso del 2011. Analoghi interventi, seppure di minore entità, sono risultati necessari a Catania e a Palermo nel corso del 2009, dove la situazione si mantiene comunque critica.
Sanità.
La tutela della salute dei cittadini è affidata al Servizio sanitario nazionale (SSN), composto dal Ministero della Salute e da diversi enti centrali e territoriali.
A livello centrale particolarmente importanti sono il Consiglio superiore di sanità (CSS), con funzioni consultive, l’Istituto superiore di sanità (ISS), con compiti di ricerca tecnico-scientifica, l’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (INAIL), l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA); gli enti territoriali sono le regioni e le province autonome, le Aziende sanitarie locali (ASL), che organizzano l’attività sanitaria nel loro ambito territoriale, e le Aziende ospedaliere.
Dopo l’adeguamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) secondo la regionalizzazione avviata dal 1992, si è avuta una diminuzione della dotazione media di posti letto e un maggior ricorso al day-hospital. Nel 2011 la spesa complessiva per il SSN è ammontata a 140 miliardi di euro. Le voci di spesa principali riguardano il personale (33%), i beni e servizi (30%) e la farmaceutica convenzionata (10%).
La spesa sanitaria media pro capite è risultata di 1816 euro, con punte in Molise (2080, in aumento del 13% in tre anni), in Liguria (2024, in aumento del 9,6% in tre anni), Lazio (1974, pressoché stabile nel triennio), oltre che nelle province autonome di Trento e Bolzano e in Valle d’Aosta.
Le risorse destinate al finanziamento del SSN sono ammontate a 106,4 miliardi di euro.
Il disavanzo del SSN, che si protrae da anni, si concentra principalmente in alcune regioni (Piemonte, Liguria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna) e lo stato è intervenuto più volte con sovvenzioni, a fronte di impegni non rispettati a risanare i conti.
Nel 2012 è stata introdotta un’addizionale regionale IRPEF per contribuire alla riduzione del deficit delle regioni in maggiore diffcoltà.
Nella sanità alla fine del 2009 risultavano occupate 690 000 persone (delle quali il 62,8% sono donne).
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Analfabeti | 1,1 | % | 2010 |
Aspettativa di vita scolastica | 16,2 | anni | 2009 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Insegnanti 1° livello | 314 125 | unità | 2008 |
Insegnanti 2° livello | 532 877 | unità | 2008 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Spesa dello Stato per la protezione soc. | 29,8 | % PIL | 2009 |
Spesa dello Stato per la protezione sociale | 39,3 | % delle spese totali | 2009 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Medici | 3,7 | ogni 1000 ab. | 2009 |
Posti letto osp. | 3,5 | ogni 1000 ab. | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
AIDS | 0,3 | % adulti | 2009 |
Aids totale | 0,4 | % | 2001 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999-2000 | 1 582 527 | unità | - |
2000-2001 | 1 576 562 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999-2000 | 125 745 | unità | - |
2000-2001 | 128 972 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999-2000 | 25 208 | unità | - |
2000-2001 | 25 044 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999-2000 | 68 168 | unità | - |
2000-2001 | 68 110 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999-2000 | 2 821 085 | unità | - |
2000-2001 | 2 810 337 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999-2000 | 154 783 | unità | - |
2000-2001 | 153 520 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999-2000 | 283 152 | unità | - |
2000-2001 | 287 344 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999-2000 | 19 068 | unità | - |
2000-2001 | 18 854 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999-2000 | 1 773 754 | unità | - |
2000-2001 | 1 777 027 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999-2000 | 85 684 | unità | - |
2000-2001 | 85 330 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999-2000 | 206 649 | unità | - |
2000-2001 | 209 971 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999-2000 | 8 470 | unità | - |
2000-2001 | 7 915 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999-2000 | 120 638 | unità | - |
2000-2001 | 121 854 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999-2000 | 296 664 | unità | - |
2000-2001 | 307 279 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999-2000 | 7 166 | unità | - |
2000-2001 | 6 624 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1999-2000 | 2 535 755 | unità | - |
2000-2001 | 2 570 509 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
diplomati | 10 431 | unità | 2003-2004 |
immatricolati | 8 021 | unità | 2003-2004 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
immatricolati | 28 626 | unità | 2009-2010 |
iscritti | 166 361 | unità | 2009-2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
immatricolati | 68 941 | unità | 2009-2010 |
iscritti | 413 644 | unità | 2009-2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
immatricolati | 33 084 | unità | 2009-2010 |
iscritti | 214 809 | unità | 2009-2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
immatricolati | 59 733 | unità | 2009-2010 |
iscritti | 398 449 | unità | 2009-2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
immatricolati | 5 830 | unità | 2009-2010 |
iscritti | 34 103 | unità | 2009-2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
immatricolati | 51 209 | unità | 2009-2010 |
iscritti | 269 297 | unità | 2009-2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
immatricolati | 47 422 | unità | 2009-2010 |
iscritti | 302 754 | unità | 2009-2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
immatricolati | 394 845 | unità | 2009-2010 |
iscritti | 1 799 417 | unità | 2009-2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Musei | 424 | unità | 2011 |
Visitatori musei | 40 134 446 | unità | 2011 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Spesa per la ricerca | 1,3 | % PIL | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
n° ricercatori | 16 670 | unità | 2009 |
n° tecnici e altro personale | 16 870 | unità | 2009 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
n° ricercatori | 38 143 | unità | 2009 |
n° tecnici e altro personale | 71 625 | unità | 2009 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
n° ricercatori | 3 946 | unità | 2009 |
n° tecnici e altro personale | 4 081 | unità | 2009 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
n° ricercatori | 101 825 | unità | 2009 |
n° tecnici e altro personale | 124 460 | unità | 2009 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
n° ricercatori | 43 067 | unità | 2009 |
n° tecnici e altro personale | 31 882 | unità | 2009 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1991 | 657 890 | ml lire | - |
1992 | 663 084 | ml lire | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1991 | 731 613 | ml lire | - |
1992 | 720 793 | ml lire | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1991 | 514 774 | ml lire | - |
1992 | 569 020 | ml lire | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1991 | 3 858 896 | ml lire | - |
1992 | 4 057 661 | ml lire | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1991 | 1 954 619 | ml lire | - |
1992 | 2 104 764 | ml lire | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 2 849 164 | unità | - |
1993 | 2 963 070 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 3 342 | unità | - |
1993 | 3 314 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 161 707 | unità | - |
1993 | 162 504 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 20 298 122 | unità | - |
1993 | 20 485 525 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 5 025 | unità | - |
1993 | 5 245 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 29 351 | unità | - |
1993 | 30 110 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 12 656 | unità | - |
1993 | 13 647 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 223 656 | unità x 1000 | - |
1993 | 251 066 | unità x 1000 | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1992 | 42 007 | unità | - |
1993 | 43 757 | unità | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1990 | 434 688 | 1000 t | - |
1991 | 433 831 | 1000 t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1990 | 46,9 | 1000 t | - |
1991 | 43,6 | 1000 t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1990 | 1 939 | 1000 t | - |
1991 | 2 005 | 1000 t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1990 | 2 003 | 1000 t | - |
1991 | 2 060 | 1000 t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1990 | 1 795 | 1000 t | - |
1991 | 1 678 | 1000 t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
1990 | 231,8 | 1000 t | - |
1991 | 232,9 | 1000 t | - |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 50,7 | % | 2010 |
Valle d'Aosta | 40,1 | % | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 256 | kg/ab. anno | 2010 |
Valle d'Aosta | 249,9 | kg/ab. anno | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 505 | kg/ab. anno | 2010 |
Valle d'Aosta | 623 | kg/ab. anno | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 2 251 | 1000 t | 2010 |
Valle d'Aosta | 80 | 1000 t | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 91 | unità | 2007 |
Valle d'Aosta | 1 | unità | 2007 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 9 305 | unità | 2007 |
Valle d'Aosta | 253 | unità | 2007 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 21 684 | unità | 2007 |
Valle d'Aosta | 556 | unità | 2007 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Piemonte | 17 705 | unità | 2007 |
Valle d'Aosta | 415 | unità | 2007 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Importo annuo complessivo | 20 512 | ml euro | 2010 |
Importo medio | 4 812 | euro | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Importo annuo complessivo | 4 388 | ml euro | 2010 |
Importo medio | 5 014 | euro | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Importo annuo complessivo | 233 551 | ml euro | 2010 |
Importo medio | 12 543 | euro | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Importo annuo complessivo | 258 451 | ml euro | 2010 |
Importo medio | 11 053 | euro | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
Accesso ai servizi sanitari | 100 | % | 2010 |
Accesso all'acqua potabile | 100 | % | 2010 |
DESCRIZIONE | VALORE | UNITÀ MISURA | ANNO |
---|---|---|---|
abbigliamento, calzature | 5,4 | % | 2011 |
abitazione, energia, acqua | 39,2 | % | 2011 |
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